Quando si vuole solo dimostrare chi è il più forte
PIOMBINO 14 febbraio 2016 — Ritengo che la questione dei quartieri abbia avuto una risonanza assurda rispetto al valore reale di questi organismi ed alle loro funzioni. Se qualche consigliere di maggioranza dovesse risentirsi delle mie affermazioni, sarà mia premura spiegarglielo in modo chiaro e netto definitivamente, visto che qualcuno di loro ha tentato ingenuamente di attaccarmi sugli organi d’informazione. Non sarà difficile visto che lo stesso Pd per ben due legislature ha pensato bene di considerare le nomine nei quartieri come l’ultima cosa da fare, dimenticandosene addirittura. Detto questo, al di là della mia considerazione personale del ruolo che compete a questi pseudoenti, non posso che affermare che questa nuova sentenza sia uno schiaffo forte all’arroganza del Pd e peggio ancora ai suoi eletti nelle istituzioni, in quanto con il loro voto, vincolato e vincolante, hanno messo a nudo tutti i limiti, peraltro oramai chiaramente evidenti. Auspichiamo che sia finita l’era dei “GUASCONI” e che si ritorni alla politica vera, quella che dovrebbe passare nelle mani di coloro che hanno passione e capacità, che purtroppo questa maggioranza ed in particolare il partito più autorevole hanno messo in disparte, nonostante qualcuno militi ancora in quelle fila. Una cosa è confrontarsi con avversari autorevoli e stimabili, anche a fronte di pesanti divergenze, un’altra con personaggi e comportamenti da commedia dell’arte, peraltro privata della saggezza di fondo della tradizione popolare. Non dimentichiamo che alla fine tutta questa pantomima passata per i tribunali costerà dei soldi ai cittadini, quando al contrario saggezza e disponibilità avrebbero potuto dare una soluzione diversa ad un problema che di fatto in termini amministrativi è stato inutilmente e volutamente creato.
A fronte di ciò sono evidenti anche le responsabilità degli organi comunali di controllo e verifica che avrebbero avuto il dovere di mettere a disposizione tutte le competenze per evitare inutili ed onerosi ricorsi al TAR.
Sarebbe buonsenso che i responsabili si guardassero in tasca loro: una cosa è la tutela sulle questioni prettamente politiche con un forte valore amministrativo, un altra i giochetti da “piccolo politico” della LEGO per dimostrare chi sia il più forte.