Caduta a picco: le nostre tasche sempre più vuote

· Inserito in Tema del mese (ar)
Niccolò Pini e Paolo Benesperi

PIOMBINO 15 dicem­bre 2012 — Nel 1963 la Comu­nità euro­pea del car­bone e dell’acciaio pub­blicò uno stu­dio sul­la zona di Piom­bi­no che affrontan­do il prob­le­ma del red­di­to così
si esprime­va: “…Il red­di­to ann­uo disponi­bile per abi­tante era, a Piom­bi­no, di 330.000 lire nel 1960; ques­ta cifra è anco­ra lon­tana dal red­di­to delle provin­cie ric­che del nord (come il red­di­to del­la provin­cia di Tori­no nel 1960: 545.000 lire per redditi dichiarantiabi­tante), ma è
tut­tavia supe­ri­ore al red­di­to medio ital­iano, sti­ma­to intorno alle 280.000–290.000 lire, nel 1960. Nel 1960 tale red­di­to è leg­ger­mente aumen­ta­to (in val­ori reali), gra­zie alla scom­parsa del­la dis­oc­cu­pazione; inoltre, bisogna notare che i salari dell’Italsider sono sen­si­bil­mente più ele­vati di quel­li del­la mag­gior parte delle altre imp­rese del­la stes­sa Piom­bi­no e del­la regione: da 5 a 15.000 lire al mese per gli operai, 20–30.000 per gli imp­ie­gati e le cat­e­gorie spe­ciali. Lo svilup­po pre­vis­to a medio ter­mine per l’industria siderur­gi­ca cos­ti­tu­isce un fat­tore pos­i­ti­vo per l’aumento delle risorse degli abi­tan­ti che dovreb­bero con­tin­uare a miglio­rar­si; solo la scar­sità per­sis­tente dell’impiego fem­minile può cos­ti­tuire. A questo riguar­do, un ele­men­to sfa­vorev­ole…
”.
Oggi la situ­azione è rad­i­cal­mente cam­bi­a­ta in peg­gio così come è redditi popolazionechiara­mente doc­u­men­ta­to dal dato rel­a­ti­vo al red­di­to medio cal­co­la­to sui dichiaran­ti Irpef che col­lo­ca la Val di Cor­nia sot­to la media del­la Provin­cia di Livorno e sot­to la media ital­iana nel 2010. Ed anche la situ­azione rel­a­ti­va al red­di­to medio cal­co­la­to sul­l’in­tera popo­lazione rimane anal­o­go con l’u­ni­ca eccezione del con­fron­to con l’I­talia.

(foto di Pino Bertel­li)

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