Quartieri, rilanciamo il dialogo tra le forze politiche
PIOMBINO 17 febbraio 2016 — L’assessore al decentramento Paola Pellegrini interviene sulla vicenda dei consigli di quartiere alla luce della recente sentenza del Tar che ha annullato le modifiche regolamentari approvate dal consiglio comunale.
“I consigli di quartiere sono strumenti di partecipazione civica, sociale e politica – sottolinea l’assessore – e tale è lo spirito rappresentato dalle attuali previsioni statutarie del nostro comune”.
“L’attuale impasse – prosegue Pellegrini – è stata causata da una serie di malintesi, errori e contrapposizioni politiche rigidamente espresse, che ne hanno impedito il funzionamento.
Come già proposto in altri momenti di questa vicenda, e segnatamente nelle iniziative di confronto più volte auspicate anche dal sindaco, ritengo che la politica dovrebbe trovare la strada per superare una situazione di blocco della partecipazione democratica che prima di tutto penalizza tutti quei cittadini, uomini e donne, che con la loro opera di volontariato dedicano gran parte della loro vita alle attività associative che fanno capo storicamente ai quartieri cittadini”.
“Valutando come significative alcune delle valutazioni espresse da più parti nei giorni scorsi, anche a nome della Giunta comunale, – continua l’assessore al decentramento – credo necessario aprire una nuova fase del confronto”.
Un appello, quello dell’assessore, volto a rilanciare il dialogo tra forze politiche alla ricerca di una soluzione condivisa in seno alla Commissione consiliare per lo Statuto.“Una sede come quella della Commissione consiliare per lo Statuto può essere il luogo giusto per concretizzare non solo il dialogo richiesto da più parti, ma essere pure strumento per arrivare ad una la soluzione che rilanci la vita dei quartieri sulla base di proposte di riforma finalmente condivise dall’intera assemblea degli eletti della nostra città”.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO
Pur nell’apprezzare la disponibilità al confronto lanciata dall’assessore Pellegrini non si può dimenticare l’atteggiamento scioccamente arrogante misto al senso di infallibilità di antica memoria (forse) di una maggioranza che prima di tutto deve pensare a dare una buona amministrazione ai propri cittadini e elettori invece di accapigliarsi a chi deve andare che cosa.
Comunque reputo questa disponibilità molto ma molto tardiva e priva di quell’ ammissione che ritengo necessaria e doverosa prima di iniziare un qualunque dialogo: “Abbiamo sbagliato!!”. Costa così tanto dirlo?