Consigli di quartiere: tanto caos per niente

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 4 set­tem­bre 2015 — Nonos­tante non sia sta­to infor­ma­to uffi­cial­mente dagli uffi­ci com­pe­ten­ti, cosa molto strana, a quan­to sem­bra la lista con cui sono sta­to can­dida­to alle scorse ammin­is­tra­tive avrebbe dirit­to ad alcu­ni seg­gi nei con­sigli di quartiere. Non ne conosco le moti­vazioni e neanche mi inter­es­sano, per­al­tro tali organ­is­mi com­posti da nom­i­nati e non da elet­ti sono sta­ti resus­ci­tati dal Comune di Piom­bi­no con una for­mu­la dis­cutibile, dopo che una pre­cisa rifor­ma tesa al risparmio delle risorse pub­bliche ave­va aboli­to le cir­co­scrizioni. Il tut­to lega­to a logiche stru­men­tali poco utili alla comu­nità, vis­to il loro ruo­lo pres­sochè nul­lo nel­la pas­sa­ta leg­is­latu­ra, fino al pun­to che per ben due volte a dis­tan­za di 5 anni qual­cuno si è scorda­to di con­seg­nare la lista dei mem­bri da nom­inare nei tem­pi pre­visti. Pur appren­den­do delle polemiche e dei ricor­si dagli organi d’informazione, la ques­tione non mi ha appas­sion­a­to, anzi, mi è sem­bra­ta una situ­azione alquan­to grottesca, in effet­ti le fig­u­rac­ce non sono man­cate. La polit­i­ca dovrebbe trovare soluzioni e se non ci riesce sulle cose inutili e pretes­tu­ose, c’è da pre­oc­cu­par­si quan­do devono essere affrontate ques­tioni con­crete. Per­sonal­mente non sono inter­es­sato ai quartieri e vis­to che nes­suno del­la lista con cui ero can­dida­to è sta­to avvisato, sup­pon­go che la cosa non sia così autorev­ole, anzi, alla fine è diven­ta­to un mez­zo espe­di­ente utile solo a minare la già desta­bi­liz­za­ta cred­i­bil­ità delle Isti­tuzioni. Se qualche cit­tadi­no di qual­si­asi estrazione fos­se inter­es­sato ai seg­gi vacan­ti che dovreb­bero spettar­ci, me lo fac­cia sapere, oppure meglio anco­ra si infor­mi diret­ta­mente in Comune, qualo­ra non si trat­tasse di una bufala e vi fos­se anco­ra la disponi­bil­ità (se già non vi fos­se sta­to qualche stra­no movi­men­to per acca­parrarseli), anche se le uniche notizie per­venute­ci sono rigi­da­mente uffi­ciose. In una realtà dove si fa pas­sare un accos­to di una uni­ca e sola nave da crociera per l’inizio di un futuro tur­is­ti­co, ed anni di cas­sa inte­grazione e di sol­i­da­ri­età per un proces­so di con­ver­sione indus­tri­ale, pos­sono essere anche man­tenu­ti i quartieri pur non ser­ven­do a nul­la, se non a met­tere nudo inesora­bil­mente, come la vicen­da del­la tom­ba di Barat­ti, la qual­ità del­la classe diri­gente locale. Nonos­tante tut­to però, immag­i­no che per comod­ità e tor­na­con­to alla fine saran­no aboli­ti e su ques­ta scelta sarà per­so anco­ra un sac­co di tem­po inutil­mente: Panem et circens­es Piom­bi­no.

Lui­gi Cop­po­la

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