Quegli extracomunitari innamorati dell’urna
PIOMBINO 15 marzo 2014 — Le primarie PD per indicare il prossimo candidato del centrosinistra a sindaco della città di Piombino sono state vinte da Massimo Giuliani con poco più del 55% dei votanti mentre la sua avversaria Martina Pietrelli ha raggiunto poco meno del 45 %.
E dunque viva Giuliani e complimenti anche alla Pietrelli per il non certo disprezzabile risultato raggiunto.
Il risultato non sembrerebbe poter essere soggetto a dubbi o perplessità ma io credo che alcune considerazioni politiche siano doverose per i tempi che corrono e per le contingenze date.
Prima di tutto però bisognerebbe che i dirigenti del PD allontanassero ogni illazione circa il fatto che numerosi extracomunitari (circa 150) sono stati accompagnati al seggio elettorale di via Marco Polo al fine di votare. Sebbene il numero non sia tale da ribaltare il risultato finale è naturale che la cosa rimarrebbe inquietante e grave, dal momento che presterebbe il fianco a tutta una serie di osservazioni critiche circa il comportamento poco educativo e poco coerente con il codice etico del Partito Democratico che afferma tra le altre cose che gli iscritti sono tenuti a svolgere campagne elettorali con correttezza.
Ma tralasciamo quest’ aspetto poco edificante e occupiamoci del nodo della questione. Senza i voti extra le percentuali sarebbero circa 47% Pietrelli 53% Giuliani , una spaccatura a metà dei votanti ( 3052 validi ) peraltro molto pochi rispetto al dicembre 2013 quando i votanti furono 4676.
Parliamoci chiaro, il vincente di questa consultazione, a meno di terremoti ora non prevedibili, sarà il prossimo sindaco della città e questo non è stato sufficiente a suscitare il desiderio di molti a partecipare. Forse che le cose stanno andando così bene che l’uno vale l’altro ? No, la situazione è grave e potrebbe anche peggiorare. E allora cosa sta succedendo, c’è del fuoco sotto la cenere ?
Questo non è dato sapere ma una cosa è certa: il PD farebbe bene ad interrogarsi su questa questione così delicata e farlo anche alla svelta.
Il secondo argomento da affrontare è cosa farà la Pietrelli nel prossimo futuro. E’ una donna giovane e nella gioventù domina l’intuizione e la creatività e sempre in gioventù si ha grande energia e alta tensione spirituale.
Ora , assorbito il colpo della sconfitta, ella dovrà decidere, ammesso che le venga proposto, se compartecipare al governo della città assumendosi una parte delle responsabilità future o rimanerne fuori per fare una battaglia politica da dentro il suo partito al fine di affermare la sua visione della società.
Tutto può accadere ma sarà difficile per questa giovane renziana sposare una linea che afferma essere la continuazione della politica del recente passato. Piombino ha bisogno di una politica nuova perché gli ultimi dieci anni ci hanno portato sull’orlo del fallimento, sull’orlo della sparizione di ogni prospettiva.
Piombino ha bisogno ora più che mai di menti vivaci e al contempo ricche di fantasia, intuizione e realismo, non più di gente che promette la luna e non combina nulla.