Quel manifesto dà fastidio, meglio strapparlo

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PIOMBINO 3 mar­zo 2019 — Il grande man­i­festo rego­lar­mente aff­is­so in via Amen­dola dal Comi­ta­to di Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia è sta­to com­ple­ta­mente strap­pa­to, prob­a­bil­mente ven­erdì notte. Raf­fig­u­ra­va le aziende che si occu­pano di trat­ta­men­to e stoccag­gio di rifiu­ti spe­ciali a cui la nos­tra ammin­is­trazione comu­nale ha dato o sta dan­do il per­me­s­so di inse­di­ar­si in Val di Cor­nia. Fotografa­va il nos­tro prossi­mo futuro, un futuro da nascon­dere e negare, tan­to che qual­cuno si è sen­ti­to autor­iz­za­to a strap­par­lo via, pez­zo dopo pez­zo. Sen­za pau­ra di essere denun­ci­a­to, scop­er­to, puni­to.
Quan­do si crea un cli­ma di odio, quan­do chi non la pen­sa come te è ridi­col­iz­za­to, offe­so, minac­cia­to di querele, accusato di essere stru­men­to di ques­ta o quel­la forza di oppo­sizione, questo può suc­cedere: c’è sem­pre qual­cuno che si sente spal­leg­gia­to abbas­tan­za da pen­sare di pot­er pas­sare impune­mente dalle parole ai fat­ti. Oltre­tut­to, spo­stan­do il piano del con­fron­to si può con­tin­uare a non rispon­dere a quelle che sono le reali e legit­time domande poste con insis­ten­za dal Comi­ta­to.
Noi riget­ti­amo decisa­mente e com­ple­ta­mente atteggia­men­ti di questo tipo. Non abbi­amo mai rispos­to alle provo­cazioni e alle offese gra­tu­ite che ci sono state roves­ci­ate addos­so da alcu­ni pro­fili social, non ci siamo pie­gati alle minac­ce più o meno velate che sem­pre più spes­so colpis­cono questo o quel mem­bro del Comi­ta­to, non abbi­amo volu­to abbas­sar­ci al loro liv­el­lo. Quan­to sia dura lo san­no bene quei com­mer­cianti che, come noi, sono sta­ti ogget­to di pic­cole ritor­sioni per aver osato esprimere aper­ta­mente la loro opin­ione e, mag­a­ri, dare un pic­co­lo sosteg­no al Comi­ta­to.
Non abbi­amo mai imped­i­to la lib­era espres­sione di un pen­siero diver­so dal nos­tro, anche nelle nos­tre man­i­fes­tazioni. Abbi­amo incon­tra­to tut­ti quel­li che ce lo han­no chiesto: aziende, isti­tuzioni, cit­ta­di­ni, forze politiche. Abbi­amo incon­tra­to e dialoga­to anche con il PD, pur crit­i­can­do in modo net­to la sua idea di “svilup­po” del ter­ri­to­rio. Abbi­amo sem­pre invi­a­to i nos­tri comu­ni­cati stam­pa a tut­ti i gior­nali locali, on line e non.
L’articolo 21 del­la nos­tra Cos­ti­tuzione, quel­lo ded­i­ca­to alla lib­ertà di man­i­fes­tazione del pen­siero, recita tes­tual­mente: “Tut­ti han­no dirit­to di man­i­festare lib­era­mente il pro­prio pen­siero con la paro­la, lo scrit­to e ogni altro mez­zo di dif­fu­sione. La stam­pa non può essere sogget­ta ad autor­iz­zazioni o cen­sure”.
Siamo nati per la dife­sa del­la salute, dell’ambiente, del lavoro e del­lo svilup­po di un ter­ri­to­rio in pro­fon­da crisi: spe­ri­amo di non dover difend­ere anche la democrazia e le sue regole.
Invi­ti­amo tut­ti al con­fron­to, al dial­o­go ed alla con­dan­na pub­bli­ca di atti van­dali­ci ed anti­de­mo­c­ra­ti­ci come quel­lo che ci ha col­pi­to.
Non sot­to­va­l­u­tate­lo: chi fomen­ta l’odio è respon­s­abile quan­to chi un bel giorno decide che sì, in fon­do può per­me­t­ter­si di esager­are un po’, tan­to… la passerà lis­cia anche ques­ta vol­ta.
Abbi­amo rice­vu­to tante man­i­fes­tazioni di sol­i­da­ri­età e questo ci rin­cuo­ra. Non una paro­la, non anco­ra, da chi ha fra i suoi com­pi­ti anche quel­lo di tute­lare il dirit­to d’espressione di tut­ti i cit­ta­di­ni. Che dire? Aspet­ti­amo fiduciosi.

Comi­ta­to di Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia

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