Quel muro sulla spiaggia piace proprio al Comune

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

SAN VINCENZO 7 luglio 2017 — Sem­bra pro­prio che l’am­min­is­trazione di San Vin­cen­zo il muro sul­la spi­ag­gia al Flori­da lo voglia eccome: con la doman­da n. A/2017/0000091 del 06/03/2017(prot. GE/2017/0006622 del 6/03/2017) l’am­min­is­trazione richiede la com­pat­i­bil­ità pae­sag­gis­ti­ca alla Soprint­en­den­za, atto che, come sostenu­to dal nos­tro grup­po, man­ca­va nel­la con­ces­sione rilas­ci­a­ta dal Comune e che pare ren­dere abu­si­vo il man­u­fat­to. La doman­da, che sem­bra pre­sen­ta­ta per sanare “ex post” qual­cosa che non pote­va essere fat­to, smen­tisce un’am­min­is­trazione che si schiera a favore del ter­ri­to­rio solo sui gior­nali e a parole. Ecco per­ché l’or­di­nan­za non arriva­va, ecco per­ché sem­bra­va stra­no che un’am­min­is­trazione gui­da­ta da un sin­da­co, che come asses­sore ha guida­to una delle più gran­di cemen­tifi­cazioni del paese, fos­se con­traria all’en­nes­i­ma cola­ta di cemen­to. Ecco per­ché ston­a­va che una giun­ta, che ha approva­to qual­si­asi atto per aumentare o approvare pre­vi­sioni di spec­u­lazioni edilizie, anche già adot­tate dalle pas­sate ammin­is­trazioni, pen­sasse di demolire un abominev­ole muro di cemen­to sul­la spi­ag­gia. Ed ecco per­ché chi si indigna sul­la stam­pa per un abu­so e si schiera a parole a dife­sa del­l’in­ter­esse pub­bli­co, non fa niente in prat­i­ca per attuare quel­lo che dichiara.
Il sin­da­co Ban­di­ni non pen­sa di aver già dan­neg­gia­to abbas­tan­za il ter­ri­to­rio con il suo oper­a­to? La giun­ta del sin­da­co non pen­sa di aver approva­to suf­fi­ci­en­ti atti per aggiustare i trop­pi favori urban­is­ti­ci ad alcu­ni par­ti­co­lari pri­vati? Non abbi­amo già com­pro­mes­so abbas­tan­za un ter­ri­to­rio impov­er­i­to sui fron­ti com­mer­ciali, ambi­en­tali e tur­is­ti­ci per pen­sare di sven­dere anco­ra pezzi di spi­ag­gia, bosco e pine­ta a prezzi strac­ciati?
Forse è il caso di ricor­dare alla giun­ta che non è li per difend­ere una fede calcis­ti­ca, nel bene o nel male sem­pre opin­abile. Ricor­diamo loro che l’in­ter­esse pub­bli­co è facil­mente indi­vidu­a­bile là dove si tro­va un bene che per tut­ti è con­ve­niente: al con­trario, caso dopo caso, soprat­tut­to in cam­po urban­is­ti­co, assis­ti­amo ad una supina reazione ver­so chi trasgre­disce le regole. Un modo di agire che nat­u­ral­mente induce ad avere per­p­lessità e a pen­sare all’­op­er­a­to di ques­ta giun­ta in modo neg­a­ti­vo. Inutili le svenevoli indig­nazioni degli ammin­is­tra­tori ver­so le accuse fon­date di cit­ta­di­ni e grup­pi con­sil­iari, inutile uscire sui gior­nali con comu­ni­cati dove si fin­ge di pren­dere posizione per difend­ere la spi­ag­gia e si dice che un abu­so ver­rà demoli­to, se poi con atti uffi­ciali pare si ten­ti di andare in direzione oppos­ta. Tan­to vale, vis­to che la giun­ta ha revo­ca­to l’ade­sione alle asso­ci­azioni Cit­tà del vino e Cit­tà del­l’o­lio, che fon­di un’as­so­ci­azione su val­ori che rep­u­ta evi­den­te­mente più idonei alla nos­tra realtà, quel­la dei “pae­si del cemen­to” in cui guadag­nano i soli­ti pochi, sim­bo­lo indis­cus­so delle ammin­is­trazioni san­vin­cen­zine degli ulti­mi tren­t’an­ni. Sim­bo­lo di chi rac­con­ta fav­ole in cam­pagna elet­torale e poi si com­por­ta esat­ta­mente come ci aspet­tava­mo. Purtrop­po.

Grup­po con­sil­iare Assem­blea San­vin­cen­z­i­na

Commenta il post