Quel registro tumori voluto ma dimenticato
PIOMBINO 8 aprile 2019 — La campagna elettorale porta le tifoserie a schierarsi, spesso a trascendere nelle reciproche accuse. L’ultimo tema in voga è legato alle patologie che colpiscono la popolazione locale. Perfino il sindaco è entrato nella polemica ipotizzando il “procurato allarme”, in merito alle affermazioni di un candidato di una lista.
Piombino è fra i territori più’ inquinati d’Italia, tanto da essere individuato fin dal lontano 2000 fra i siti di interesse nazionale (SIN), con un’area di 900 ettari a terra e ancora di più a mare da bonificare. Ogni abitante ha avuto parenti e conoscenti colpiti da patologie con probabile origine da tale situazione ambientale.
Le persistenti maleodoranze, prima frutto di processi industriali e poi derivanti da lavorazioni in discariche coltivate senza il pieno rispetto delle prescrizioni, creano un comprensibile allarme sociale. Il semplice buonsenso, prima ancora della lungimiranza amministrativa, consiglierebbe di rispondere al bisogno di informazioni dei cittadini con strumenti di evidenza scientifica capaci di analizzare l’esistente, connettere cause ed effetti, indirizzare le azioni volte a mitigare impatti insostenibili. Perché la conoscenza è la migliore risposta verso eventuali allarmismi ingiustificati, ma è anche una formidabile leva per rimuovere il proverbiale scarso interesse delle amministrazioni comunali che si sono succedute.
Il Movimento 5 stelle, anche in questo caso, ha prodotto atti e non chiacchiere: il 21 aprile 2015 ha presentato una mozione per istituire il REGISTRO TUMORI, mozione approvata il successivo 27 aprile dello stesso anno.
Cosa è stato fatto da quattro anni fa ad oggi, nonostante le successive interrogazioni che sollecitavano l’applicazione di quanto approvato?
Nulla. Per questo chiediamo di poter guidare questo Comune: per realizzare il programma che è visibile nella coerenza dei nostri atti.
Perché’ vogliamo cambiare… ma non tanto per cambiare!
Movimento 5 Stelle Piombino