Quel tacito accordo politico/sindacale “amico”

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PIOMBINO 19 dicem­bre 2019 — Col­oro che si autodefinis­cono sin­da­cati “respon­s­abili” han­no det­to sem­pre sì ed ecco dove siamo arrivati. Alla riduzione dei salari e dei dirit­ti, all’aumento dei carichi di lavoro, al peg­gio­ra­men­to di orari e turni di lavoro sem­pre più dis­crezion­ali. Alla promes­sa delle rotazioni mai avvenu­ta. Il sin­da­ca­to deve fare accor­di? Cer­ta­mente, ma per miglio­rare le con­dizioni di vita dei lavo­ra­tori e delle lavo­ra­tri­ci. A togliere salario e dirit­ti i nos­tri avver­sari sono bravis­si­mi da soli non han­no bisog­no di con­sulen­ti. A noi il com­pi­to di con­trastar­li non quel­lo di assec­on­dar­li. Abbi­amo sem­pre det­to la nos­tra. Nes­sun ex diri­gente USB siede in Par­la­men­to a sosteg­no di vari Gov­erni che si sono suc­ce­du­ti in questi anni. Nes­suno dei nos­tri diri­gen­ti possiede red­di­ti da 300mila euro. Onestà, eti­ca, coeren­za non devono essere un obi­et­ti­vo per un sin­da­ca­to. Al con­trario devono essere la pre­mes­sa per un sin­da­ca­to e per i suoi diri­gen­ti. Il pas­sato e il pre­sente del­la nos­tra azien­da è sem­pre sta­to carat­ter­iz­za­to dal tac­i­to accor­do politi­co “ami­co” delle tre sigle sin­da­cali. Ora siamo arrivati ad una situ­azione sem­pre più grave ed incer­ta. I lavo­ra­tori e tut­to l’in­dot­to cit­tadi­no è allo stremo. 1000 operai a casa in cas­sa inte­grazione da 5 anni su un totale di 1660, i restanti lavo­ra­no un giorno si e 5 no. L’indotto che si è con­suma­to fino all’os­so. Gli ulti­mi even­ti con­fer­mano quan­to det­to fin’ora . Vor­reb­bero esclud­ere USB dalle elezioni RSU. I nos­tri legali stan­no facen­do ricor­so in Tri­bunale con­tro la deci­sione del­la com­mis­sione elet­torale che, in maniera asso­lu­ta­mente arbi­traria e “ille­gale” ha deciso, in pri­ma bat­tuta, di non accettare la nos­tra lista. Fac­ciamo così pau­ra quan­do dici­amo la ver­ità sug­li even­ti recen­ti e pas­sati del­la fab­bri­ca? Non vogliamo lavo­ra­tori di sere A o di serie B. Noi siamo qui per cam­biare e lottare per i dirit­ti dei lavo­ra­tori. La Cos­ti­tuzione ital­iana san­cisce che “L’I­talia è una Repub­bli­ca demo­c­ra­t­i­ca, fon­da­ta sul lavoro. La sovran­ità appar­tiene al popo­lo, che la eserci­ta nelle forme e nei lim­i­ti del­la Cos­ti­tuzione”. La paro­la VERITÀ è sem­pre sta­ta nascos­ta qui alle acciaierie di Piom­bi­no, promesse su promesse e poi? Il futuro è sem­pre più oscuro e fos­co, i tem­pi del­la real­iz­zazione del piano indus­tri­ale alquan­to mis­te­rioso si restringono sem­pre di più. Il 2023 non è poi così lon­tano. Noi vogliano essere pre­sen­ti al tavo­lo per portare la voce dei lavo­ra­tori. Per ottenere gran­di risul­tati abbi­amo bisog­no di una grande forza. E questo non dipende da noi, ma da tut­ti voi.

 Thomas Loren­zel­li del­e­ga­to USB Piom­bi­no 

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