Quella variante è il fallimento politico del PD

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PIOMBINO 27 otto­bre 2016 — La mag­gio­ran­za del Comune di Piom­bi­no ha deciso di pro­cedere all’ap­provazione del­la Vari­ante Afer­pi, nonos­tante tutte le oppo­sizioni abbiano chiesto di appro­fondire una scelta des­ti­na­ta a con­dizionare per i prossi­mi decen­ni il futuro del­la cit­tà e del ter­ri­to­rio. Tan­to meno ha ascolta­to le liste civiche del­la Val di Cor­nia che han­no chiesto una riu­nione con­giun­ta di tut­ti i Con­sigli Comu­nali, nel­la con­sapev­olez­za che i prob­le­mi di Piom­bi­no riguardano un ter­ri­to­rio molto più vas­to di quel­lo del­la cit­tà. Cosa sia la “Vari­ante Afer­pi” è ormai chiaro: una vari­ante ad per­son­am che trascrive nei piani urban­is­ti­ci pub­bli­ci gli inter­es­si del pri­va­to Cevi­tal al quale sono sta­ti con­seg­nati qua­si 800 ettari di ter­reno, di cui l’80% del­lo Sta­to.
Su questi ter­reni è pre­vis­to di tut­to. Non solo la siderur­gia, ma anche l’u­so delle ban­chine del por­to, enor­mi aree per la logis­ti­ca por­tuale, l’in­dus­tria agroal­i­menta­re a ridos­so del Cotone, nuove gran­di aree per l’ar­ti­giana­to e il com­mer­cio nelle aree con­tigue a Cit­tà Futu­ra, non meglio pre­cisate nuove dotazioni urbane. Ovvi­a­mente sen­za indi­care mai per quale doman­da, con quali risorse, sia pub­bliche che pri­vate.  Al pri­va­to Cevi­tal si con­ce­dono i 78 ettari di aree dema­niali umide del Quaglio­dro­mo e il dirit­to di scegliere dove far pas­sare la SS398 per il por­to, toglien­dola dalle aree di sua pro­pri­età per addos­sar­la al quartiere Cotone — Pogget­to che, dopo sec­oli di dif­fi­cile con­viven­za con l’in­dus­tria, deve oggi sob­bar­car­si un altro dis­a­gio ambi­en­tale, sicu­ra­mente evitabile.
Tut­to questo accade men­tre il grup­po Cevi­tal non rispet­ta gli impeg­ni assun­ti con l’Ac­cor­do di Pro­gram­ma siglato nel 2015, nep­pure per la siderur­gia che alla fine del 2016 dove­va già tornare a pro­durre acciaio con il forno elet­tri­co.
La ver­ità la stan­no dicen­do il Sin­da­co e l’asses­sore all’ur­ban­is­ti­ca di Piom­bi­no: dob­bi­amo approvare quel­la vari­ante per non dare ali­bi ad Afer­pi, per­ché ce lo chiedono la Regione e il Gov­er­no e per­ché noi non abbi­amo una nos­tra visione di come ricon­ver­tire quel­la parte di cit­tà.  È l’am­mis­sione di un fal­li­men­to cul­tur­ale e politi­co sen­za prece­den­ti. La nos­tra pro­pos­ta è un’al­tra: impeg­nare davvero, sen­za ulte­ri­ori rin­vii, il grup­po Cevi­tal a dare attuazione alle pre­vi­sioni per la siderur­gia (sen­za bisog­no di occu­pare nuove aree nat­u­rali) e aprire una dis­cus­sione seria con tut­to il ter­ri­to­rio su come val­oriz­zare al meglio le aree indus­tri­ali dismesse e il por­to di Piom­bi­no, par­tendo dal­la risoluzione di due prob­le­mi pre­lim­i­nari: la bonifi­ca dei ter­reni e la costruzione del­la SS398 fino al por­to, con il trac­cia­to che meglio risponde ai bisog­ni pub­bli­ci.

Comune dei Cit­ta­di­ni
Un’altra Piom­bi­no
Assem­blea San­vin­cen­z­i­na
Assem­blea popo­lare Suvere­to

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