Quelle ore tagliate all’asilo Il leprotto

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

SUVERETO 21 set­tem­bre 2016 — Le gius­ti­fi­cazioni addotte sul­la stam­pa dall’assessore al bilan­cio del Comune di Suvere­to, Cate­ri­na Mag­nani, cir­ca la scelta, con­tes­ta­ta dal nos­tro grup­po di mino­ran­za, di ridurre da 6 a 8 ore l’orario di fre­quen­za dell’asilo nido “Il lep­rot­to” di San Loren­zo, las­cian­do invariati i costi per i gen­i­tori, non pos­sono con­sid­er­ar­si con­vin­cen­ti, anzi ripor­tano anche evi­den­ti inesat­tezze.
Infat­ti, come è ormai d’abitudine da parte del grup­po di mag­gio­ran­za, si impu­ta malde­stra­mente la col­pa sem­pre e comunque al gov­er­no cen­trale, reo, a loro dire, di “non aver fat­to niente per l’assistenza ai bam­bi­ni pic­coli”. È appe­na il caso di ricor­dare che pro­prio il gov­er­no Ren­zi, sboc­can­do il pat­to di sta­bil­ità, ha (gius­ta­mente) con­sen­ti­to all’Amministrazione di Suvere­to di pot­er ben­e­fi­cia­re di oltre 200.000 euro per gli inves­ti­men­ti da final­iz­zare al bene di tut­ta la comu­nità.
Spet­ta quin­di al gov­er­no locale decidere in quali set­tori des­tinare le pro­prie risorse e a Suvere­to è sta­to deciso di tagliare sul sociale, non man­te­nen­do i fon­di per l’asilo nido, così come era sta­to fat­to in pas­sato.
Affer­mare, invece, come ha fat­to la Mag­nani, che un nos­tro con­sigliere avrebbe addirit­tura sug­ger­i­to di chi­ud­ere il nido, sig­nifi­ca non avere argo­men­ti vali­di a dis­po­sizione e nascon­der­si dietro cose non vere. A tal propos­i­to le chiedi­amo, in nome del­la trasparen­za, di vol­er ren­dere pub­bli­co il ver­bale del­la Com­mis­sione con­sil­iare pre­pos­ta, nel quale pos­sono essere doc­u­men­tal­mente ver­ifi­cate le nos­tre dichiarazioni.
Ancor di più le affer­mazioni dell’assessore alle politiche sociali, Cris­tiana Fiaschi, stan­no a dimostrare la scelta di oper­are i tagli in quel set­tore da parte dell’Amministrazione, ponen­do come uni­co rime­dio l’integrazione del servizio da parte del­la Coop­er­a­ti­va asseg­nataria, con l’inevitabile cos­to aggiun­ti­vo a cari­co delle famiglie. L’assistenza sociale nei con­fron­ti delle famiglie meno abbi­en­ti, lo rib­a­di­amo sen­za pre­con­cetti di sor­ta, non può cer­to andare in ques­ta direzione.

Suvere­to Pro­tag­o­nista

Commenta il post