Quell’incontro misterioso senza istituzioni locali
PIOMBINO 28 ottobre 2016 — I partiti che sorreggono il sindaco e la giunta hanno sostenuto compattamente la variante Aferpi, come annunciato nel documento congiunto inviato agli organi di informazione.
A questo punto è evidente che non è solo una questione PD, ma anche delle altre forze politiche di maggioranza, che stavolta sono uscite definitivamente dall’angolo dove ogniqualvolta vi è stata una decisione difficile sembravano nascondersi, timorose di metterci la faccia.
È un atto di coraggio importante che apprezziamo, anche se non condividiamo assolutamente i contenuti della variante Aferpi, che a nostro avviso riporta indietro la comunità di 60 anni.
Quindi, il PD con le sue pesanti divisioni interne non è più solo in questa vicenda a decidere, come sembrerebbe abbia sempre fatto fino ad oggi; questo è un messaggio politico chiaro alla cittadinanza, che ciascuno interpreterà come meglio crede, valutando a 360 gradi le responsabilità.
Non si comprende invece fino in fondo il significato, alla vigilia del voto consiliare sulla variante, del misterioso incontro di giovedì 27 ottobre a Roma fra Enrico Rossi, Rebrab ed il governo, al quale erano assenti, a quanto emerso dalle voci di corridoio non essendovi ufficialità, rappresentanti di Piombino sia istituzionali che aziendali.
Insomma, sembrerebbe quasi una riunione di altri tempi in stile “soccorso rosso”, in cui si decideva con metodi rigidamente centralisti, per poi andare sul territorio ad impartire i criteri della linea più utile da sostenere, lasciando però oscuri alcuni aspetti importanti emersi dalle discussioni romane.
In effetti le questioni interessanti non sono il voto scontato sulla “discutibile” variante Aferpi con il contributo autorevole delle segreterie di Spirito Libero e dei Comunisti Italiani, tanto meno ciò che pensano il sindaco o l’amministratore delegato di Aferpi, bensì se in quell’incontro romano il Presidente della Regione Toscana ed il governo abbiano ottenuto la garanzia definitiva sulle risorse da parte di Rebrab per il “progetto Piombino”, tutto il resto è solo cronaca locale, importante, ma oramai fine a se stessa.
Massimo Aurioso
UDC Piombino-Val di Cornia