Quello striscione non ha da stare lì, dice il Comune
PIOMBINO 21 giugno 2018 — Indecorosi (e recidivi): l’amministrazione comunale di Piombino ha deciso di sequestrare lo striscione collocato là dove si sono succeduti striscioni e cartelli di vario genere, cioè sulla recinzione degli impianti con il consenso della SOL, striscione firmato dalla nostra Associazione, che ne aveva dato comunicazione alla Polizia di Stato. Evidentemente, però, per i nostri capaci amministratori il “decoro” è la cosa più importante: già l’accusa di “comportamento indecoroso” era stata rivolta ai lavoratori del Camping CIG nel giugno 2017 in occasione di un presidio di protesta fatto in piazza Cappelletti, ma in quell’occasione mancò il coraggio di mandare la Polizia Urbana a cacciarci.
Questa volta invece non hanno esitato ad andare contro lo spirito dell’articolo 21 della Costituzione, il quale garantisce il diritto ad esprimere con ogni mezzo le proprie opinioni. Forse la paura di turbare il nuovo padrone (non solo della fabbrica) ha spinto i nostri solerti amministratori ad eliminare una voce di dissenso, che inquinava la nuova narrazione felice che piano piano si sta costruendo. Lo striscione riportava infatti la scritta LA FIRMA NON VOLA SE L’ACCIAIO NON COLA, intendendo con questo che prima di accettare il nuovo accordo si devono conoscere in maniera chiara i piani industriale e finanziario di Jindal e che prima di abbandonare la vigilanza ministeriale tali piani devono essere concretizzati. Ma evidentemente per l’amministrazione comunale a guida Pd certe questioni non devono essere poste.
Noi non dimentichiamo però che l’attuale amministrazione comunale è in piena continuità politico-amministrativa con le precedenti, le quali non si preoccuparono affatto di controllare il mostruoso inquinamento prodotto dalle proprietà industriali succedutesi alle acciaierie né di risanare l’ambiente, iniziando dalle aree di competenza pubblica con interventi finanziati da più di dieci anni, né di pretendere l’avvio dell’opera di bonifica complessiva del SIN di Piombino. Senza dimenticare che proprio gli attuali amministratori condivisero, con grande lungimiranza, bisogna dirlo, il premio a Rebrab, uomo dell’anno… E nessuno si è mai dimesso per tali colossali “sviste”: altro che striscioni! Dunque, due pesi e due misure, a proposito di “regolarità”?…
Chiediamo a tutti, alle forze politiche sindacali e associative, a tutti i sinceri democratici di esprimersi pubblicamente:
- ritenete il comportamento dell’amministrazione lesivo dell’applicazione della Costituzione per quanto riguarda il diritto di espressione di tutti i cittadini?
- credete che uno striscione collocato in modo da non creare alcun problema e senza nessun rischio per il transito veicolare debba essere sequestrato?
- credete sia legittimo che un gruppo di lavoratori e cittadini esprima dubbi, solleciti prese di posizione, proponga soluzioni?
Associazione Coordinamento Art. 1 – Camping CIG