Raccoglieremo le firme per una variante diversa

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PIOMBINO 6 feb­braio 2019 — È ormai chiaro l’intento di ques­ta ammin­is­trazione comu­nale: fare di Piom­bi­no un polo nazionale per stoccag­gio, trat­ta­men­to e spedi­zione dei rifiu­ti spe­ciali peri­colosi e non peri­colosi. Altri 4 ettari del nos­tro ter­ri­to­rio sono sta­ti des­ti­nati a questo.
Nonos­tante quel­lo che si è affer­ma­to nel con­siglio comu­nale del 5 feb­braio, la Wecol­o­gis­tic non si lim­iterà a dedi­car­si alla stes­sa attiv­ità che svolge oggi al por­to di Piom­bi­no (stoccag­gio e spedi­zione dei rifiu­ti): con­voglierà ver­so Piom­bi­no rifiu­ti peri­colosi prove­ni­en­ti dal ric­co mer­ca­to nazionale. I rifiu­ti arriver­an­no con camion, treni, navi e dopo trat­ta­men­to (rag­grup­pa­men­to, mis­ce­lazione, ricon­dizion­a­men­to) saran­no inviati ver­so dis­cariche o cen­tri di trasfor­mazione in tut­ta Europa. I rifiu­ti non viag­ger­an­no ver­so il por­to sem­pre per strade interne, ma uti­lizzer­an­no anche la stra­da di ingres­so a Piom­bi­no e la fer­rovia, uti­lizzer­an­no per questo il ter­mi­nal fer­roviario ester­no (stazione di Fiorenti­na nel Comune di Piom­bi­no).
Chi dice di aver let­to con atten­zione il prog­et­to pre­sen­ta­to dal­la Wecol­o­gis­tic, questo non lo ha nota­to?
Non credano che il Comi­ta­to di Salute Pub­bli­ca sia intimid­i­to: noi con­tin­uer­e­mo a bat­ter­ci per difend­ere la salute, l’ambiente e lo svilup­po eco­nom­i­co di questo ter­ri­to­rio.
Non siamo quel­li del no a tut­to.
Dici­amo sì ad una indus­tria siderur­gi­ca mod­er­na e non inquinante, che tut­tavia non potrà più essere l’unica fonte di occu­pazione e che non ha più bisog­no di 700 ettari di ter­reno, che deve per­ciò essere in parte resti­tu­ito ad altri usi.
Dici­amo si al tur­is­mo, che per la bellez­za del nos­tro ter­ri­to­rio e per le sue carat­ter­is­tiche potrebbe dare lavoro per tut­to l’anno. La soci­età Parchi  Val di Cor­nia potrebbe fare molto in questo sen­so, ma ques­ta ammin­is­trazione comu­nale ha “strana­mente” scel­to di non inve­stirvi, anzi, di sot­trar­le man mano atten­zione e risorse. Ha addirit­tura prefer­i­to far lavo­rare per­son­ag­gi sen­za qual­i­fi­ca invece di inter­pel­lare l’as­so­ci­azione di guide abil­i­tate oper­an­ti sul ter­ri­to­rio ormai da qua­si 10 anni e che tra l’al­tro ha sede in locali di pro­pri­età del Comune stes­so.
Dici­amo si allo svilup­po di un’agricoltura di qual­ità, allo svilup­po di tutte le attiv­ità legate al mare e allo svilup­po del por­to, che non è solo por­to indus­tri­ale.
Dici­amo sì alle boni­fiche e alla dife­sa del­la salute.
L’attuale ammin­is­trazione comu­nale si è dimostra­ta inca­pace o non inter­es­sa­ta a portare avan­ti le boni­fiche persi­no quan­do ave­va i sol­di in cas­sa per bonifi­care Pog­gio ai Ven­ti e Cit­tà Futu­ra. Per­ché?
Non ci rasseg­ner­e­mo a vedere il nos­tro ter­ri­to­rio trasfor­ma­to in un dis­tret­to per il trat­ta­men­to dei rifiu­ti, non stare­mo a guardare men­tre con­tin­u­ano a dis­trug­gere ogni pos­si­bile svilup­po futuro; tut­ti pre­si dalle loro dia­tribe interne non sono sta­ti capaci di affrontare la crisi dell’industria siderur­gi­ca che pure era annun­ci­a­ta e preved­i­bile e per arginare la quale molto si sarebbe potu­to fare.
Abbi­amo in mente molte inizia­tive da met­tere in cam­po per difend­ere la nos­tra salute. I dati for­ni­ti dall’unica cen­trali­na di con­trol­lo sono pre­oc­cu­pan­ti: chieder­e­mo un mag­giore numero di cen­tra­line che pos­sano anal­iz­zare più ele­men­ti, con­tin­uer­e­mo a chiedere i caro­tag­gi, decider­e­mo come rap­portar­ci all’ASL, alla Regione, al Min­istro dell’Ambiente. Ma soprat­tut­to presto sare­mo in piaz­za a rac­cogliere le  firme dei cit­ta­di­ni per sostenere una pro­pos­ta di vari­ante urban­is­ti­ca diver­sa da quel­la che ha pre­sen­ta­to l’am­min­is­trazione comu­nale.
La loro pochez­za sarà scon­fit­ta dalle migli­a­ia di firme che rac­coglier­e­mo.

Comi­ta­to di Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia

(Foto di Pino Bertel­li)

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