Radicata collusione tra interessi politici e sindacali
PIOMBINO 25 novembre 2017 — Arriva un momento in cui l’onestà intellettuale e l’umiltà dovrebbero prevalere. Il momento in cui un’organizzazione sindacale di fronte al totale fallimento di una strategia portata avanti negli anni dovrebbe ammettere di aver sbagliato e farsi da parte. Per Fiom, Fim e Uilm di Piombino questo momento è arrivato da tempo ma evidentemente i loro dirigenti non vogliono ammetterlo. Le polemiche tra sindacati e i “botta e risposta” non ci appassionano. Nella nostra provincia oggi più di ieri ci sarebbe bisogno di unità tra i lavoratori. Ma l’unità si può e si deve ricercare sulla base di un vero progetto politico/sindacale . Un progetto determinato e indipendente che sappia valorizzare il protagonismo dei lavoratori. I sindacati confederali negli ultimi anni hanno fatto il contrario. A Piombino sono riusciti a fare molto peggio di quanto non abbiamo fatto i loro colleghi in altri poli siderurgici. Come mai? Perché evidentemente da noi, più che da altre parti, la collusione tra interessi politici e sindacali è molto più radicata. Una collusione che va spezzata con l’accetta e non certo assecondata come vorrebbe qualcuno. I dirigenti sindacali hanno detto ai lavoratori: “State tranquilli che da noi andrà meglio”. State tranquilli mentre si spengeva l’altoforno. State tranquilli mentre si accoglieva a braccia aperte, insieme al governatore Rossi, il salvatore algerino. State tranquilli quando lo stesso algerino veniva scaricato dagli stessi soggetti che l’avevano voluto. State tranquilli anche adesso che siamo di fronte al baratro. A forza di non fare nulla siamo arrivati alla situazione attuale. USB a Piombino è nata per questo. Perché siamo stanchi di fidarci del dirigente o del politico di turno. Perché non basta “l’opposizione” solo politica dei comitati intersindacali. Piombino e la sua acciaieria hanno bisogno di un sindacato degno di questo nome. Un sindacato che sappia coinvolgere i lavoratori nelle lotte e non “frenarli” puntualmente. Piombino ha bisogno di una svolta e USB sta cercando di fare proprio questo. Ci accusano di aver attaccato più i sindacati che l’azienda. Non è così. Per noi la controparte rimane il governo, che non ha e non vuole avere una strategia nazionale sulla siderurgia, e l’azienda stessa. Ma è normale che di fronte a delle organizzazioni sindacali allo sbaraglio come sono adesso Fiom, Fim e Uilm non si possa rimanere in silenzio. USB non è una delle tante organizzazioni che si va ad aggiungere a quelle esistenti. USB può e deve essere l’organizzazione maggioritaria di cui oggi hanno bisogno i lavoratori. I risultati che stiamo ottenendo in tutta Italia sono li a dimostrarlo. Adesso basta con le polemiche: chi oggi si sente giustamente tradito dall’immobilismo e la schizofrenia delle altre organizzazioni non ha più il vuoto intorno come qualche mese addietro. Adesso ha una vera alternativa sindacale a cui poter aderire. Se saremo uniti e determinati ce la possiamo fare.
USB Federazione di Livorno – Piombino