Rebrab e Jindal andranno alla firma, ma di cosa?

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PIOMBINO 15 mag­gio 2018 — Jin­dal e Cevi­tal han­no rin­vi­a­to la fir­ma del­l’at­to di ces­sione del­lo sta­bil­i­men­to siderur­gi­co, che dove­va seg­nare l’ inizio for­male di un nuo­vo per­cor­so, che preve­di­amo acci­den­ta­to e neb­u­loso. Andran­no alla fir­ma, ma di cosa? Gli speci­fi­ci con­tenu­ti del con­trat­to di com­pra-ven­di­ta sono noti ai due con­traen­ti pri­vati, al Gov­er­no, e , vogliamo credere, ai pres­i­dente del­la Regione e al sin­da­co di Piom­bi­no. Ovvi­a­mente, in quel tavo­lo si è nec­es­sari­a­mente dis­cus­so non solo del prez­zo del­la ces­sione ma anche, almeno nelle linee fon­da­men­tali, del piano indus­tri­ale, del­l’u­ti­liz­zo del por­to, del­l’as­set­to ter­ri­to­ri­ale del­l’im­pre­sa, delle boni­fiche, delle decine di mil­ioni che le pub­bliche isti­tuzioni pagher­an­no in ter­mi­ni di agevolazioni e incen­tivi a fronte degli impeg­ni di Jin­dal  su  inves­ti­men­ti e  occu­pazione.  In ogni caso  la  fir­ma del  con­trat­to  tra le  due  multi­nazion­ali con­dizion­erà pesan­te­mente
l’ asset­to pro­dut­ti­vo, occu­pazionale ed urban­is­ti­co di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia. I suc­ces­sivi accor­di di pro­gram­ma e accor­di sin­da­cali potran­no muover­si solo den­tro la cam­i­cia di forza del con­trat­to pri­va­to; il tut­to tenen­do ora accu­rata­mente all’ oscuro di quan­to si va deci­den­do i sin­da­cati e i lavo­ra­tori, ma anche i con­siglieri comu­nali, le asso­ci­azioni di cat­e­go­ria, la soci­età civile del­la Val di Cor­nia. Il min­istro Car­lo Cal­en­da, in visi­ta a Piom­bi­no, ave­va promes­so che sarebbe venu­to a pre­sentare il piano indus­tri­ale pri­ma di approvare defin­i­ti­va­mente la ces­sione del­lo sta­bil­i­men­to. La promes­sa deve asso­lu­ta­mente essere man­tenu­ta, da Cal­en­da o dal suo immi­nente suc­ces­sore. Lavo­ra­tori, cit­ta­di­ni e isti­tuzioni locali devono pot­er “vedere le carte”, esam­inare il piano indus­tri­ale, esprimer­si e pesare sulle scelte dei pro­pri des­ti­ni. L’ espe­rien­za del­la fir­ma sulle “cam­biali in bian­co” l’ abbi­amo già sper­i­men­ta­ta con Rebrab, ed è sta­ta dele­te­ria. Esor­ti­amo le isti­tuzioni locali a erigere un muro ver­so i ten­ta­tivi mor­ti­fi­care la sovran­ità popo­lare; esor­ti­amo i Sin­da­cati a mobil­itare i lavo­ra­tori ed esigere da subito di con­tare nel­la trat­ta­ti­va.
Errare humanum est, per­se­ver­are dia­bolicum.

Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG

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