Redi: scelte riconducibili al capitalismo selvaggio
PIOMBINO 11 giugno 2015 — Nel pomeriggio di mercoledì 10 giugno il segretario della Federazione Pd Val di Cornia Elba Valerio Fabiani, il neoeletto al consiglio regionale Gianni Anselmi e il responsabile economia e lavoro della Federazione Pd Nedo Bertini hanno incontrato i rappresentanti dei lavoratori della Redi e delle organizzazioni sindacali, Franco Parri (Cisl Piombino), Fabrizio Musto e Stefano Santini (Filctem Cgil), Mirko Lami (segreteria Cgil Toscana) e Fabio Baldi e Monica Paladini (Rsu). All’incontro, che si è svolto nella sede del Pd di via Marco Polo, erano presenti anche i segretari del Pd di Piombino e San Vincenzo Ettore Rosalba e Massimiliano Roventini. «È necessario capire – commenta Anselmi — se la paventata delocalizzazione di gran parte della presenza Redi sul nostro territorio risponde a logiche che prescindono dalle condizioni competitive di contesto, oppure se esistono i margini, come si verificò a suo tempo con Dalmine, per scongiurare, anche con il contributo delle istituzioni, un’ulteriore ferita al tessuto produttivo e alla tenuta sociale del territorio. Gli investimenti in corso nell’area portuale e industriale di Piombino, così come le opportunità contenute nell’Accordo di Programma e declinate nel Prri, sono una base di riferimento importante per le imprese che vogliono riqualificare la propria presenza qui. I lavoratori della Redi hanno e avranno il nostro sostegno, mi auguro che nelle prossime settimane lo meriti anche il management del gruppo qualora rinunciasse a scelte che a oggi appaiono incomprensibili».
«Se confermata – aggiunge Fabiani — saremmo di fronte ad una scelta cui non corrisponde alcuna strategia industriale, e totalmente anacronistica. Anacronistica perché ormai tutti hanno chiaro che la crisi che stiamo vivendo è esattamente frutto di scelte riconducibili a questo capitalismo selvaggio che ha finito non solo per impoverire i lavoratori e interi territori, senza alcuna responsabilità sociale da parte di queste aziende, ma ha prodotto anche lo svuotamento delle stesse aziende di professionalità e know out che sono invece preziosi per competere nei mercati internazionali. Ma ancora più anacronistica appare se la si guarda confrontata con quanto sta accadendo proprio a Piombino. Qui ci sono centinaia di milioni di investimenti pubblici e privati a sostengo di un progetto di riconversione dell’intera area che poggia anche sulla logistica e su un nuova dotazione infrastrutturale, a partire dal porto. Noi vogliamo lavorare perché Redi si agganci a questo processo. Intanto vogliamo assicurare da subito tutto il nostro sostegno alla lotta dei lavoratori, l’esperienza maturata a Piombino in questi anni, dimostra che le lotte sono ancora un ingrediente decisivo nella risoluzione delle vertenze».
Federazione PD Val di Cornia-Elba