Referendum sul progetto RIMateria non s’ha da fare
PIOMBINO 12 novembre 2018 — La commissione per il referendum sulla discarica RIMateria si è riunita nuovamente oggi e ha deliberato la non ammissibilità del primo quesito, quello relativo alla realizzazione di una nuova discarica per rifiuti speciali da 2,5 milioni di metri cubi. Si è trattato di una valutazione sotto un profilo prettamente giuridico, sulla base anche di una serie di pronunce giurisprudenziali del Tar e del Consiglio di Stato. L’iter di costruzione di un impianto come quello della discarica richiede infatti la compartecipazione di altri enti e quindi esula dalla esclusiva competenza locale, requisito fondamentale per l’ammissibilità del referendum secondo lo Statuto comunale. Le motivazione della non ammissibilità verranno comunque formalizzate e rese note nella nuova seduta prevista per mercoledì 14, durante la quale la commissione si pronuncerà anche sul secondo quesito, quello relativo alla vendita delle quote azionarie, sul quale sono in corso ulteriori approfondimenti.
La commissione tecnica ha comunque fatto valutazioni in mero punto di diritto con l’intento di non sostituirsi alla politica. Ci sarà poi una fase due, che è quella più propriamente politica, durante la quale il consiglio comunale potrà decidere ugualmente di procedere. La decisione della commissione potrebbe essere ribaltata dal consiglio comunale con una maggioranza qualificata del consiglio e cioè dei 2/3 dei consiglieri.
Delle due commissioni, una per ogni quesito, fanno parte Angelo Trotta in qualità di presidente, Maria Luisa Massai segretario generale, Maurizio Poli dirigente Affari legali, Federico Paradisi responsabile Servizio elettorale, Renzo Grassi in qualità di esperto indicato dal sindaco, e due esperti indicati dal Comitato promotore che saranno Francesco Ferrari e Fabrizio Callaioli rispettivamente per il primo e per il secondo quesito.
Ufficio stampa Comune di Piombino
Comunicato del MoVimento 5 Stelle Piombino
Stamattina le commissioni referendarie si sono riunite per la terza volta, mentre la commissione giudicante il quesito sulla vendita delle quote si aggiornerà mercoledì prossimo, la commissione giudicante il quesito sul progetto RIMateria lo ha già rigettato. La volontà politica della maggioranza che sostiene l’amministrazione di questo Comune era chiara da tempo, quindi da parte nostra non c’è alcuna sorpresa. In attesa di conoscere le motivazioni con le quali la commissione ha bocciato il quesito per cinque voti ad uno, ci rivolgiamo alla cittadinanza che fino ad oggi ha chiesto a gran voce questo referendum dicendole che abbiamo perso una battaglia, ma non la guerra. Referendun o meno, proveremo con tutti i mezzi a nostra disposizione e sempre a fianco del Comitato Salute Pubblica, a fare si che RIMateria diventi lo strumento per fare ciò per cui è nata, ovvero le bonifiche del SIN di Piombino. Se questo territorio vuole avere un futuro deve essere bonificato e non diventare un polo di attrazione di rifiuti da tutta Italia, vincolando così qualsiasi forma di programmazione territoriale attuale e futura.
Comunicato di RIMateria
La decisione se fare o no il referendum è una scelta che spetta esclusivamente alla politica.
Due questioni però ci sentiamo di sottolineare.
Le quattro discariche con le migliaia di tonnellate dei rifiuti ammassati in quest’area, restano. Nessun referendum le farà sparire come per miracolo.
Chiunque vorrà governare, dovrà indicare con quali soldi e quali mezzi mettere in sicurezza l’area di Ischia di Crociano e come gestire i rifiuti industriali che saranno prodotti dalle acciaierie.
RIMateria ha la solidità e le competenze per fare questo lavoro garantendo sicurezza e protezione dell’ambiente, senza gravare sulle tasche dei cittadini.
Nota della redazione
Riportiamo i due quesiti proposti dal Comitato promotore:
Quesito 1
Sei d’accordo che venga attuato a Ischia di Crociano nel Comune di Piombino il progetto presentato da RIMateria che prevede tra l’altro sull’area denominata LI53 una nuova discarica per rifiuti speciali, che potranno provenire anche dal di fuori del nostro comprensorio, da 2.5 milioni di metri cubi?
Quesito 2
Sei d’accordo che una parte delle azioni di RIMateria possedute da Asiu, e quindi indirettamente anche dal Comune di Piombino che di Asiu è il maggiore azionista, vengano vendute, potendo così dei privati diventare proprietari della maggioranza delle azioni di RIMateria che gestisce lo smaltimento dei rifiuti speciali a Ischia di Crociano nel Comune di Piombino?