Referendum sulla legge di riordino della sanità

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PIOMBINO 19 set­tem­bre 2015 — Parte anche da noi la cam­pagna ref­er­en­daria per indire il ref­er­en­dum abrog­a­ti­vo del­la Legge Regionale Toscana 28/2015 sul riordi­no san­i­tario, legge che lede ulte­ri­or­mente il dirit­to alla salute dei cit­ta­di­ni, e che seg­na una delle pagine più oscure del­la san­ità toscana.
Occor­rono 38.000 mila firme per pot­er votare nel­la pri­mav­era 2016.
Ques­ta cam­pagna ref­er­en­daria nasce dal bas­so e por­ta con sé la richi­es­ta che la San­ità toscana torni a met­tere al cen­tro i cit­ta­di­ni e il loro dirit­to cos­ti­tuzionale alla salute.
La polit­i­ca san­i­taria del­la Regione Toscana negli ulti­mi anni è sta­ta quel­la di accor­pare e accen­trare i servizi nei capolu­oghi, a scapi­to di chi vive nelle aree per­iferiche, cre­an­do dis­a­gi cres­cen­ti ai cit­ta­di­ni.
Le pro­gres­sive e inar­resta­bili riduzioni dei posti let­to, la sop­pres­sione delle spe­cial­is­tiche, la con­sol­i­da­ta riduzione del per­son­ale medico e infer­mieris­ti­co oper­a­ti­vo, l’imposizione di tick­et onerosi (i cit­ta­di­ni toscani pagano i tick­et più alti d’Italia), una sem­pre più insuf­fi­ciente assis­ten­za ter­ri­to­ri­ale, liste d’attesa ver­gog­nosa­mente infi­nite, stan­no lì a dimostrare lo sman­tel­la­men­to di quel­lo che un tem­po era l’eccellente servizio san­i­tario toscano
L’impoverimento del servizio pub­bli­co spalan­ca le porte al pri­va­to (che riesce a rispon­dere in tem­pi più bre­vi) per chi può per­me­t­terse­lo e com­pro­mette l’accesso al servizio per le fasce più deboli.
La Rifor­ma toscana, che si inserisce nei già pesan­ti tagli volu­ti dal gov­er­no Ren­zi, prevede tagli di 300/350 mil­ioni di euro e si muove su due linee por­tan­ti: riduzione delle aziende san­i­tarie da 12 a 3, con baci­ni di uten­za di oltre un mil­ione di per­sone, e com­parte­ci­pazione dei cit­ta­di­ni alla spe­sa san­i­taria. Ques­ta rior­ga­niz­zazione, si dice, viene effet­tua­ta per risparmi­are sui costi dell’apparato – meno stipen­di alle direzioni – man­te­nen­do immu­tate le prestazioni san­i­tarie ai cit­ta­di­ni.
La realtà è ben diver­sa: a fronte del risparmio, irriso­rio, su qualche stipen­dio diri­gen­ziale, si oper­a­no tagli ben più cospicui, sulle risorse e sul per­son­ale oper­a­ti­vo: si man­da in pen­sione il per­son­ale ritenu­to ecce­dente ( in realtà per i tagli e il bloc­co del turn over il per­son­ale è endemi­ca­mente car­ente) che ave­va mat­u­ra­to i req­ui­si­ti alla data del­la rifor­ma Fornero e si apre la stra­da alla mobil­ità (una sor­ta di cas­sa inte­grazione per i dipen­den­ti pub­bli­ci del­la dura­ta di 24 mesi). Cen­to mil­ioni di euro di risparmio dall’espulsione di cir­ca 1500/2000 oper­a­tori san­i­tari.
Rossi ovvi­a­mente non spie­ga come si pos­sano garan­tire le prestazioni attuali con tagli di tali pro­porzioni, in una situ­azione già molto crit­i­ca. Ricor­rerà a ester­nal­iz­zazione di per­son­ale – mag­a­ri con par­ti­ta Iva – e comunque con pro­fili pro­fes­sion­ali infe­ri­ori a quel­li espul­si.
L’accorpamento delle Asl in tre aree vaste creerà tre strut­ture gigan­tesche, com­p­lesse e buro­c­ra­tiz­zate, poco traspar­en­ti, sot­to diret­to con­trol­lo politi­co, lon­tane dai bisog­ni reali dei ter­ri­tori; le realtà per­iferiche ver­ran­no schi­ac­ciate da chi ha i numeri mag­giori. Di fat­to saran­no i tre diret­tori di area vas­ta a impor­si sug­li altri rispon­den­do diret­ta­mente al pres­i­dente del­la regione. Un accen­tra­men­to di deci­sioni e di poteri che rende inutile persi­no l’assessore alla san­ità e le deci­sioni strate­giche sul­la salute dei cit­ta­di­ni toscani ven­gono con­seg­nate nelle mani di pochissime per­sone.
Il dirit­to ad un offer­ta san­i­taria dig­ni­tosa deve essere sal­va­guarda­to anche nei ter­ri­tori a bas­sa den­sità abi­ta­ti­va e non può essere sac­ri­fi­ca­to a logiche eco­nomicis­tiche camuf­fate da fal­si effi­ci­en­tis­mi: tut­ti i cit­ta­di­ni toscani han­no gli stes­si dirit­ti. Chiedi­amo il rispet­to dell’art. 32 del­la Cos­ti­tuzione.
Pro­muover­e­mo banchet­ti per la rac­col­ta ren­den­do pub­bli­co, a breve, il cal­en­dario.

Comi­ta­to pro­mo­tore per il Ref­er­en­dum con­tro la Legge San­i­taria Toscana

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