Regione aggiorna rete punti nascita e trasporti
PIOMBINO 22 giugno 2019 — La Giunta regionale ha approvato la deliberazione 804 del 17 giugno 2019 con la quale ha aggiornato le precedenti decisioni sulla rete dei punti nascita e dell’organizzazione dei servizi di trasporto protetto neonatale (TPN) e trasporto assistito materno (STAM). La deliberazione è basata sull’accordo del 15 dicembre 2010 tra il Governo, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, le Province e i Comuni e le Comunità Montane e sul documento “Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo” che aveva specificato che l’attuazione da parte delle singole Regioni e Province delle linee di indirizzo “è progressivamente realizzata nel quadro della rispettiva programmazione assistenziale e nel rispetto della connessa programmazione economico finanziaria in riferimento alle risorse umane, strumentali e finanziarie previste dalla normativa vigente”.
Nella deliberazione è contenuto il documento “Rete punti nascita Regione Toscana e servizio di trasporto protetto neonatale (TPN) e servizio di trasporto assistito materno (STAM)” che colloca il punta nascita di Piombino tra quelli, il cui livello assistenziale è definito come 1° Livello Base, con meno di 500 parti/anno per cui è stata richiesta la deroga alla chiusura:
Nel documento si stabilisce anche che
- i neonati assistiti negli ospedali di 1° Livello Base che presentino insufficienza respiratoria possano essere assistiti con supporti respiratori non invasivi [i.e.: nasal continuous positive airway pressure (NCPAP)] fino a quando le condizioni cliniche non indichino il trasferimento;
- i neonati assistiti negli ospedali di 1° Livello Avanzato che presentino insufficienza respiratoria possano esservi assistiti con supporti respiratori non invasivi fintantoché non richiedano l’intubazione endotracheale, evento per il quale dovranno essere trasferiti in ospedali di 2° Livello;
- i posti letto dedicati all’assistenza dei neonati patologici negli ospedali di 1° Livello siano denominati uniformemente “Patologia neonatale”, riservando la denominazione “sub intensiva neonatale” agli ospedali di 2° Livello sede di Terapia Intensiva Neonatale;
- in tutti i punti nascita dovrà essere presente un Pediatra H24 essendo inoltre auspicabile anche la previsione di un Pediatra in pronta disponibilità notturna;
in tutti i punti nascita di 1° Livello Avanzato [Pistoia, Empoli (FI), Massa, Lucca, Pontedera (PI), Livorno, Grosseto] oltre ad un Pediatra presente H24 dovrà essere previsto un Pediatra in pronta disponibilità notturna; - in tutti i punti nascita di 2° Livello Base [Versilia, Nuovo Ospedale S. Giovanni di Dio (FI), Prato; Arezzo] dovrà essere presente un Neonatologo dedicato H24.
Seguono le disposizioni per il servizio di trasporto protetto neonatale (TPN) e per il servizio di trasporto assistito materno (STAM).
La deliberazione impegna le Aziende Sanitarie ad intraprendere tutte le azioni organizzative e amministrative necessarie all’adeguamento dei percorsi e dei processi organizzativi secondo i contenuti della stessa e dà mandato alla Direzione Diritti di cittadinanza e coesione sociale di adottare gli atti necessari per darne attuazione.
1° comunicato della Regione Toscana
Il 19 giugno 2019 alle ore 14:51, e dunque due giorni dopo l’approvazione della deliberazione sulla rete dei punti nascita, la Regione Toscana ha emesso il seguente comunicato stampa che a quella deliberazione non fa riferimento e rinvia a successive decisioni:
“Il punto nascita dell’ospedale di Piombino non chiuderà. Nessun imbarazzo ad affermarlo da parte della giunta e della Asl Toscana nord ovest”. Così il presidente Enrico Rossi a conclusione dell’incontro che si è tenuto stamani in presidenza con il direttore generale della Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani, il direttore dell’assessorato Carlo Rinaldo Tomassini e il consigliere regionale Gianni Anselmi. L’incontro era già stato programmato in precedenza, per fare il punto sul futuro del punto nascita e più in generale di tutto l’ospedale di Piombino.
Queste le decisioni prese nel corso dell’incontro. La Asl Toscana nord ovest presenterà immediatamente un atto in cui, in via provvisoria, si dettano linee guida che mettano in sicurezza l’attività e le prestazioni del punto nascita, tenendo conto delle criticità che si sono verificate per quanto riguarda il personale. Non ci sarà quindi una chiusura, ma una rimodulazione dell’attività, che permetta di superare momentaneamente le carenze di personale e i ritardi nell’allestimento dell’attività. Tutto questo, in attesa di ricevere dal governo nazionale la deroga alla chiusura, per il pieno rilancio dell’attività del punto nascita.
Nel corso dell’incontro si sono discusse anche le prospettive generali dell’ospedale, concordando sulla necessità di formulare un progetto che consenta di rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini, per i quali il nosocomio di Piombino è punto di riferimento. Il progetto dovrà riguardare l’integrazione dei servizi di un’area più vasta, facendo riferimento anche ai rapporti con l’Elba, la Val di Cornia e l’Alta Maremma.
Per questo nella seduta di giunta che si terrà martedì prossimo, 25 giugno, verrà adottato un atto che istituirà una commissione della quale faranno parte il direttore dell’assessorato Carlo Rinaldo Tomassini, la dg della Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani e il dg della Toscana sud est Antonio D’Urso. Obiettivo della commissione, non solo il rilancio del punto nascita, ma anche il rafforzamento di una serie di settori come ortopedia, senologia, medicina, urologia, rete consultoriale, servizio trasfusionale, laboratorio: sia con nuove assunzioni che con l’acquisto di attrezzature e tecnologie.
2° comunicato della Regione Toscana
Il 21 giugno 2019 alle ore 10:29 la Regione Toscana ha emesso un altro comunicato dedicato, quest’ultimo, alla deliberazione approvata il 17 giugno:
Aggiornata la rete dei punti nascita della Toscana, e anche l’organizzazione dei servizi di trasporto protetto neonatale e trasporto assistito materno. La Regione lo ha fatto con una delibera, presentata dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nel corso dell’ultima seduta.
La rete dei punti nascita regionale
La rete dei punti nascita regionale è stata costituita nel 2004, declinando standard e requisiti per garantire la sicurezza e una presa in carico della donna, secondo i più recenti criteri di appropriatezza. Nel 2009 le modalità assistenziali sono state modificate da un’ulteriore revisione della rete sulla base degli standard dell’American Academy of Pediatrics. Nel 2014 un’altra delibera regionale aveva fornito indirizzi per l’aggiornamento dell’organizzazione dei servizi di trasporto protetto neonatale e trasporto assistito materno.
“Con la delibera approvata pochi giorni fa — spiega l’assessore Saccardi — la Regione ha ritenuto importante, in un’ottica di costante attenzione al percorso nascita, provvedere a un aggiornamento, per perfezionare la rete dei punti nascita e gli standard di riferimento sulla base dell’esperienza maturata, in modo tale che nascere in Toscana sia sempre più sicuro per le mamme e per i bambini. I dati di monitoraggio sui parti e sui nati toscani testimoniano i risultati importanti finora conseguiti in termini di indicatori di qualità e sicurezza del percorso nascita” (vedi i dati nella seconda parte del comunicato).
La delibera ridefinisce la rete, distribuendo i punti nascita tra due livelli assistenziali: 1° e 2° livello, distinti a loro volta tra livello base e avanzato. I diversi livelli corrispondono a diverse tipologie e complessità di cura, con la presenza di strutture e personale adeguati alla gestione delle differenti situazioni cliniche. Il sistema che si viene a creare si basa su una forte integrazione tra i nodi della rete, attraverso la concentrazione dei parti a più elevate esigenze assistenziali nei punti nascita di 2° livello avanzato; ed è in funzione di questi obiettivi che è stata finalizzata la revisione dei punti nascita e l’organizzazione dei sistemi di trasporto neonatale e materno.
- Punti nascita di 1° livello base: Cecina (Li), Barga* (Lu), Piombino* (Li), Portoferraio* (Li), Borgo San Lorenzo* (Fi), Ospedale Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri (Fi), Pescia (Pt), Montevarchi (Ar), Montepulciano (Si), Poggibonsi (Si) (i quattro punti nascita con l’asterisco sono quelli con meno di 500 parti l’anno, per cui è stata richiesta al Ministero la deroga alla chiusura).
- Punti nascita di 1° livello avanzato: Pistoia, Empoli (Fi), Massa, Lucca, Pontedera (Pi), Livorno, Grosseto.
- Punti nascita di 2°livello base: Versilia (Lu), Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli (Fi), Prato, Arezzo.
- Punti nascita di 2° livello avanzato: Aou Pisana, Aou Careggi, Aou Senese, Aou Meyer (Centro Tin), Fondazione Toscana Gabriele Monasterio (Centro Tin).
Il trasporto protetto neonatale e il trasporto assistito materno
La delibera definisce anche i protocolli aggiornati da seguire per il trasporto protetto neonatale (TPN) , che prevedono una centrale di riferimento per ogni Area vasta: la Aou Meyer per il centro, la Aou Pisana per la nord ovest, la Aou Senese per la sud est. La centrale viene attivata tramite il Servizio di emergenza urgenza 118 e garantisce 24 ore su 24 il trasferimento di neonati ricoverati in centri di livello inferiore verso centri di livello superiore, grazie a un monitoraggio in tempo reale dei posti letto disponibili e alla possibilità di attivare in breve tempo il team e l’ambulanza attrezzata.
La delibera delinea anche le modalità organizzative del Servizio di Trasporto Assistito materno (STAM) inter-ospedaliero in situazioni con possibili conseguenze gravi per la donna, il nascituro, il neonato. L’attivazione è prevista anche in questo caso tramite il 118 competente, che organizzerà il trasporto con mezzo adeguato alle necessità assistenziali, nei tempi richiesti e con supporto operativo in itinere.
I dati sulle nascite in Toscana
Alla attuale organizzazione e classificazione dei punti nascita in Toscana è associata una natimortalità pari a 2.4/1.000 (cioè 2.4 nati morti su 1.000 nati vivi), pertanto estremamente bassa, sia rispetto all’ambito nazionale che internazionale. L’attuale organizzazione si avvale di un servizio di trasporto protetto neonatale (TPN). Viene monitorata nella sua efficienza mediante l’archivio Tin Toscana online e l’Archivio dei trasporti protetti neonatali, e con la valutazione di indici di outcome neonatale, a cura del Laboratorio MeS (Management e Sanità) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Nel 2019 i punti nascita attivi in Toscana sono 24: 9 nella Asl nord ovest, 7 nella Asl centro, 5 nella Asl sud est e 3 nelle aziende ospedaliero-universitarie (Careggi, Pisa e Siena).
A partire dal 2010 si è registrata una progressiva riduzione del numero dei nati, che dai 33.127 del 2010 sono calati a 25.386 nel 2018, con un decremento del 23,4%. Come conseguenza dellla diminuzione del numero dei nati, anche il numero dei neonati pretermine sta diminuendo, tuttavia in percentuale sul numero dei nati si registra negli ultimi anni un leggero aumento: dal 6,7% del 2014 al 7,7% del 2018.
Nel 2018 i nati pretermine, sotto i 1.500 grammi di peso, sono stati 213: 12 nella Asl nord ovest, 37 nella centro, 14 nella sud est; 56 nella Aou Pisana, 25 nella Aou Senese, 69 a Careggi.