Regolamento partecipate: nuovo ma già inattuato
PIOMBINO 17 gennaio 2016 — Non c’è da meravigliarsi, dato che per anni il Comune di Piombino non ha rispettato il regolamento del 2006 sulle modalità di indirizzo e controllo sulle partecipate oltretutto dando come allegate al bilancio Relazioni che in realtà non erano state prodotte almeno nella forma che quel regolamento imponeva ( cfr http://trasparenza.comune.piombino.li.it/pagina731_bilancio-preventivo-e-consuntivo.html). Ma che il Comune di Piombino addirittura cominciasse nel gennaio 2016 a non applicare il Regolamento per il controllo delle partecipate approvato dal Consiglio comunale il 9 ottobre 2015 francamente non sarebbe stato immaginabile.
L’ articolo 7 prevede che, per la definizione degli indirizzi strategici e gestionali che il Consiglio Comunale, con il Documento Unico di Programmazione (DUP) è tenuto a dare alle società partecipate, queste stesse debbono trasmettere, entro il 31 dicembre di ogni anno, la Relazione Previsionale Aziendale. La Relazione Previsionale Aziendale deve contenere:
- il piano industriale o piano strategico di validità triennale;
- una relazione indicante gli obiettivi imprenditoriali e gestionali, con il relativo dettaglio degli investimenti per ciascun esercizio del triennio e indicazione delle relative modalità di copertura finanziaria;
- il budget annuale; una relazione che individui i principali fattori di rischio che possono compromettere l’integrità del patrimonio e la continuità dell’attività, che gravano sulle risorse umane utilizzate ovvero che possano determinare costi aggiuntivi anche derivanti da contenziosi;
- il piano delle assunzioni e delle cessazioni di personale articolato su base triennale.
Ricordiamo che si tratta di società che svolgono attività strumentali o amministrative per conto del Comune o che producono servizi pubblici e/o per il mercato come Parchi Val di Cornia, Asiu Azienda Servizi Igiene Urbana, ATM, Piombino Patrimoniale, SGF Società gestione farmacie comunali, Rimateria.
Ovviamente non ha nessuna importanza che l’ultimo Documento Unico di Programmazione (DUP) sia stato approvato il 23 novembre 2015, dato che entro il 31 luglio di ciascun anno (e quindi anche nel 2016) la giunta deve presentare al consiglio conunale quel documento e le relazioni previsionali delle aziende servono anche per predisporre il DUP. Del resto nel testo approvato a novembre ben scarne notizie sono date sulle partecipate sia in termini di informazione sulle attività che di indirizzi strategici. Qualche notizia più estesa viene offerta sull’ Asiu ma siamo ben lontani da quanto previsto nello stesso regolamentai fini dell’ assolvimento delle funzioni di indirizzo e verifica che spettano al consiglio comunale.
Continua insomma quella situazione, che dura da anni, fatta di non conoscenza da parte dello stesso Consiglio comunale dello stato reale delle partecipate (per non parlare della loro riduzione). Quella situazione che ha generato ad esempio il debito di circa 30 millioni di euro dell’ Asiu, venuto alla luce quasi casualmente e mai chiarito formalmente ed esplicitamente, o quella dei rapporti finanziari tra Comune e Patrimoniale a seguito della vendita e del riacquisto degli immobili comunali oggetto di un contenzioso che dura ancora con i sindaci revisori.