Regole ferree per ottenere i finanziamenti
PIOMBINO 11 marzo 2015 — Nelle tante e confuse discussioni, ma sopratutto nelle dichiarazioni degli esponenti istituzionali e politici, sulla crisi della siderurgia e dell’economia locale si è spesso data l’impressione che fosse possibile finanziare direttamente iniziative imprenditoriali solo per il fatto di essere collocate in questo territorio e dall’ altra che fosse possibile l’utilizzazione del personale delle aziende siderurgiche e dell’indotto in qualsiasi attività quasi ope legis. Per non parlare poi dei lavori socialmente utili nei quali impegnare lavoratori in cassa integrazione (sarebbe bene che tutti si ricordassero la precedente esperienza dei lavori socialmente utili ed il serio problema che si pose dopo anni: il problema dello “svuotamento” del bacino dei lavoratori socialmente utili in Italia e sopratutto nel Mezzogiorno) Naturalmente simili ipotesi non sono possibili. A prescindere dall’ entità dei finanziamenti pubblici disponibili per incentivare la nascita di nuove attività economiche, che poi in realtà si riducono ai 32,2 milioni per interventi di rafforzamento produttivo dell’area di crisi industriale di Piombino che derivano da risorse PAR-FAS 2007–2013 (Programma attuativo regionale Fondo aree sottoutilizzate 2007–2013) da impegnare entro il 31 dicembre 2015 (la Regione dovrà eventualmente chiedere una proroga), ciò che deve essere chiarito è che possono scattare solo premialità per progetti che rioccupino personale, appunto, della siderurgia e dell’indotto. Ancor prima delle premialità i progetti verranno esaminati con i criteri previsti nei diversi bandi.
Un esempio può chiarire meglio la situazione.
La Regione Toscana ha emesso il bando per incentivare i Protocolli di insediamento (http://www.sviluppo.toscana.it/pdi). I Protocolli di Insediamento sono rivolti a favorire la crescita sostenibile, la qualificazione del tessuto produttivo regionale e processi di industrializzazione mediante la realizzazione di programmi di sviluppo industriale di particolare rilevanza strategica, aventi contenuti innovativi, di dimensione significativa e in grado di produrre occupazione aggiuntiva attraverso una procedura negoziale che definisce intese tra la Regione e soggetti privati e/o pubblici. I Protocolli devono prevedere programmi di investimento per
a) ricerca industriale, sviluppo sperimentale, come previsti dalla disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;
b) investimenti materiali e immateriali, se destinati alla creazione di un nuovo investimento o all’ampliamento di uno stabilimento esistente.
c) investimenti finalizzati alla creazione o all’ammodernamento di infrastrutture di ricerca.
Soggetti beneficiari possono essere grandi imprese, micro e piccole e medie imprese o imprese in forma aggregata strutturate come consorzi, raggruppamenti temporanei d’imprese, associazioni temporanee di scopo, reti di imprese.
Sui progetti presentati verrà prima fatta una valutazione di ammissibilità poi una valutazione di merito secondo i seguenti criteri:
Saranno ammessi a finanziamento i progetti che acquisiranno almeno un determinato punteggio (15 punti) e a questo punto, successivamente alla valutazione di merito, alle proposte progettuali verranno attribuiti ulteriori punteggi derivanti dall’eventuale possesso di uno o più requisiti di premialità tra i quali, nel caso di investimenti nell’ area di crisi complessa di Piombino, anche l’ assunzione di personale dell’indotto disoccupato o destinatario di ammortizzatori, come individuato nel bacino di riferimento del personale da rioccupare.
Questi i criteri di premialità previsti:
Per bacino di riferimento si intendono Lucchini S.p.A., Arcelor Mittal Piombino SpA, Dalmine e le imprese dell’indotto siderurgico che dalla Regione sono state individuate sulla base del rapporto di fornitura verso Lucchini, Arcelor Mittal, Dalmine nel quinquennio precedente la data del 24 aprile 2014 (per leggere clicca qui). Si tratta di 54 aziende, alcune delle quali pubbliche, ubicate nell’area di crisi (Piombino, Campiglia, Suvereto, San Vincenzo) o nei Comuni ad essa attigui (Follonica, Castagneto Carducci, Sassetta, Monteverdi Marittimo, Monterotondo Marittimo, Massa marittima).
Non vi saranno insomma bandi riservati, ci saranno, quando possibile. bandi regionali validi su tutto il territorio regionale con premialità per l’area di crisi di Piombino.
Nei bandi nazionali non ci saranno premialità.