Reintegrare i lavoratori del trasporto scolastico
CAMPIGLIA MARITTIMA 23 gennaio 2019 — Abbiamo letto con attenzione le dichiarazioni dell’assessore Alberta Ticciati in merito alla vertenza dei lavoratori e delle lavoratrici degli scuolabus del Comune di Campiglia e Venturina. Non ci sorprende che l’assessore provi a scaricare le responsabilità sul sindacato. Evidentemente è ancora abituata ad avere a che fare con organizzazioni sindacali che per anni hanno cogestito insieme al potere politico ogni problematica inerente al lavoro. Mentre le amministrazioni svendevano e privatizzavano i servizi pubblici il “sindacato” si occupava di far ingoiare la pillola amara ai lavoratori convincendoli che tutto andava e bene e tutt’al più organizzando inutili proteste simboliche. USB non è questo genere di sindacato.
Lavoratori e lavoratrici di un appalto pubblico sono stati lasciati a casa dopo 20 anni di lavoro e l’amministrazione comunale non ha mosso un dito per tutelarli. Questa è la realtà.
Ma c’è di più, il Comune si sta rendendo complice di una situazione ormai diventata ingestibile. Una ditta privata che non paga gli stipendi ai lavoratori, che non rispetta le regole previste dal capitolato di gara, che fa viaggiare scuolabus a gasolio invece che a metano e così via. La lista potrebbe essere ancora lunga.
Noi non ci arrendiamo e continueremo la nostra vertenza fino a quando i lavoratori non saranno reintegrati. Per questo motivo venerdì 25 saremo ancora una volta di fronte al palazzo comunale di Venturina e invitiamo tutta la cittadinanza sensibile ad unirsi alla nostra lotta per la difesa dei servizi pubblici e per i diritti dei lavoratori.
Unione Sindacale di Base Livorno