PIOMBINO 29 gen­naio 2015 — Ren­zi ha incas­sato il sì di Sil­vio Berlus­coni su una dis­cutibile legge elet­torale ed ora gli vol­ta le spalle sul Pres­i­dente del­la Repub­bli­ca.
Il prob­le­ma non è il rispet­to del “Pat­to del Nazareno”, ma la cred­i­bil­ità di chi li stip­u­la.
E’ evi­dente che l’ob­bi­et­ti­vo è il voto a mag­gio, region­ali e politiche insieme.
Comunque, la respon­s­abil­ità è di col­oro che han­no fat­to da spal­la ad entram­bi i “lead­ers”, ora si staran­no man­gian­do le unghie, ma le uova si sono rotte e la frit­ta­ta è fat­ta.
Ren­zi, sin­is­tra PD, che cer­ta­mente non dormirà comunque son­ni tran­quil­li in vista delle can­di­da­ture, e SEL han­no i voti gra­zie ai fuo­rius­ci­ti del M5S per eleg­gere Mattarel­la.
In un sol bot­to tut­ti gli altri sono diven­tati irril­e­van­ti.
Bel­li i tem­pi di Moro e Berlinguer. Per cer­ti ver­si anche quel­li di Andreot­ti e Craxi, per­lomeno era­no affid­abili sui pat­ti stip­u­lati, sia nel­la buona che nel­la cat­ti­va sorte.

Lui­gi Cop­po­la