Respinta richiesta di 120 cittadini per più sicurezza
SAN VINCENZO 13 agosto 2017 — Questa maggioranza del PD è sempre stata accondiscendente e debole con i poteri forti, ma punitiva e forte con i più deboli, cioè con i cittadini che chiedono scelte amministrative per la loro sicurezza. Ebbene, in virtù di questo principio, nel consiglio comunale del 31 luglio, la maggioranza, guidata da Bandini, ha bocciato la mozione, che abbiamo presentato a sostegno di una petizione dei cittadini dell’Acquaviva, che avrebbe dato una sicurezza sulla pianificazione urbanistica in questo paese, per una serie di opere logisticamente strategiche e soprattutto importanti per la sicurezza. Questo atteggiamento di servilismo verso alcuni particolari soggetti e quello invece che viene adottato con i “comuni cittadini”, bocciando una legittima richiesta e arrancando con scuse incredibili, è il tipico atteggiamento di quest’amministrazione. Quello che i cittadini devono davvero capire, al di là dell’ennesima proposta che arriva da un’opposizione e che viene bocciata, è che con questo atto forte la maggioranza ha respinto anche la richiesta di oltre 120 cittadini che chiedevano più sicurezza attraverso un’impegno politico per la realizzazione di un sottopasso pedonale dell’Aurelia nella zona nord del paese. Impegno che questa maggioranza non ha voluto prendersi. Un gesto che non possiamo pensare sia condiviso dalla cittadinanza, anche quella che ha sostenuto Bandini fino ad oggi. L’assessore Roventini si è speso con passione per dimostrare che quella petizione si basava su elementi urbanistici non veritieri e non previsti dalla lungimiranza degli amministratori, perché non inseriti nel piano triennale dei lavori pubblici. Vorremmo vedere la stessa passione nelle parole di Roventini quando c’è da insistere per questioni di dubbia legalità su cui di solito, sindaco, assessore e maggioranza tutta, abbassano la testa in consiglio e tacciono. Il fatto che quei cittadini di un quartiere, forse per il Bandini di serie B, chiedessero più sicurezza, non ha minimamente sfiorato l’ assessore che anzi ha affermato che con “artifizi urbanistici” è stata “carpita la buona fede” di chi ha firmato. In poche parole si rischia di dare dei truffatori a chi ha raccolto le firme per migliorare un quartiere ed una situazione critica di San Vincenzo. Questa amministrazione si nasconde dietro la mancanza di risorse economiche, dal momento che in questi anni ha rinunciato sempre laddove c’era da recuperare risorse da soggetti “scomodi” e aspetta solo di concedere al privato di fare ancora case o di gestire il bene pubblico in cambio di promesse mai mantenute di opere pubbliche o in cambio di qualche presunto interesse pubblico. Questa amministrazione, quando ha scelto, ha sperperato fiumi di denaro pubblico, il denaro dei cittadini di San Vincenzo, dimostrando ogni giorno i veri motivi che hanno spinto Bandini a candidarsi: “cemento e vaini”. Per pochi particolari soggetti.
Si ringraziano questi amministratori in nome e per conto di quei cittadini firmatari della petizione, raggirati e truffati per le loro firme carpite, cittadini a cui ci sentiamo di dire, a seguito della saggezza elargita da Roventini in Consiglio Comunale, di stare più attenti a cosa firmano.
Assemblea Sanvincenzina