Riaccensione dell’altoforno e nuova cokeria
PIOMBINO 19 marzo 2015 — Confermata la riaccensione dell’altoforno e lo sviluppo dell’agroalimentare nell’area attualmente occupata dall’acciaieria. Questi alcuni degli aspetti più importanti delle linee di piano industriale illustrate da Issad Rebrab nell’incontro di questa mattina al Ministero dello Sviluppo Economico, che prevedono anche la costruzione di un forno elettrico.
All’incontro convocato proprio per discutere delle strategie industriali del gruppo algerino Cevital alla luce dei nuovi sviluppi industriali, hanno partecipato oltre ai rappresentanti Cevital, il commissario straordinario della ex Lucchini Piero Nardi con altri tecnici dello stabilimento piombinese, i rappresentanti dei ministeri che hanno firmato l’Accordo di Programma, Ministero dell’Ambiente con il sottosegretario Silvia Velo, Ministero del Lavoro, dello Sviluppo Economico e e delle Infrastrutture, il sindaco di Piombino Massimo Giuliani, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini, il commissario dell’Autorità Portuale Luciano Guerrieri..
Nel corso della riunione Issad Rebrab ha ufficializzato le strategie del gruppo affrontando tutti gli aspetti principali della questione che dovranno confluire nel piano: quello industriale e ambientale, quello produttivo e l’aspetto occupazionale. La volontà è quella di procedere con il mantenimento dell’area a caldo e contemporaneamente di costruire anche un nuovo forno elettrico da realizzare nell’area periferica di Ischia di Crociano. Per fare questo Cevital pensa per il momento di procedere con la richiesta delle autorizzazioni per la riaccensione dell’altoforno acquistando coke dall’esterno, dal momento che la vecchia cokeria ormai spenta da mesi è troppo obsoleta. Nel piano ci sarà anche la costruzione di una nuova cokeria che verrà realizzata in futuro vicino all’altoforno, nella stessa area dove verrà spostata anche l’acciaieria consentendo la liberazione di spazi significativi da destinare alla diversificazione siderurgica e nello specifico all’agroalimentare. Un investimento consistente, che ammonta a 1 miliardo e mezzo circa di euro, sul quale il presidente di Cevital ha puntato l’attenzione rimarcando l’impegno del gruppo e la volontà di andare avanti con convinzione. Le ragioni che spingono il gruppo al mantenimento dell’area a caldo sono essenzialmente legate alla necessità di produrre acciaio speciale, che non può essere prodotto con i forni elettrici e l’esigenza di riassorbire più lavoratori possibili in tempi brevi. Se questo piano fosse confermato infatti, Cevital riassorbirebbe per il momento 1860 lavoratori.
Il sindaco Massimo Giuliani, nel suo intervento, ha ribadito la necessità di mantenere ferme le garanzie ambientali, rispetto alle quali il Comune effettuerà tutti i controlli necessari e l’importanza di una proposta che mantiene anche possibilità di uno sviluppo differenziato.
“La compatibilità ambientale è un requisito fondamentale rispetto al quale non è pensabile recedere — ha detto il sindaco — il Comune sarà quindi impegnato sia per i controlli ambientali sia sul piano di una nuova programmazione urbanistica legata ai nuovi scenari che si potrebbero prospettare con la liberazione di alcune aree interne allo stabilimento. La città vive questo momento con molta preoccupazione — ha poi sottolineato il sindaco — dobbiamo essere in grado di governare i cambiamenti in atto con senso di responsabilità cercando di intrecciare positivamente aspetti diversi della questione, da quello produttivo a quello ambientale e sociale.”
Da parte di tutti i rappresentati istituzionali e del Governo sono stati chiesti approfondimenti sulle diverse questioni che questo tipo di proposta porta con sé, di tipo produttivo e ambientale. Il Governo ha comunque predisposto la costituzione di due gruppi di lavoro specifici, uno per l’approfondimento e la valutazione della questione ambientale, l’altro sulle tematiche industriali e infrastrutturali. Per fare il punto su questi approfondimenti e per valutare una bozza di piano industriale che è stata richiesta al gruppo algerino, è stata decisa la data di un nuovo incontro che si svolgerà a Roma il prossimo 9 aprile.
UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO