Rifiuti: la Val di Cornia ha scelto la via peggiore
SAN VINCENZO 11 novembre 2016 — Lo avevamo denunciato in più articoli sul nostro blog: SEI Toscana e ATO SUD sono stati una scelta infelice.
TUTTI i Comuni della Val di Cornia in accordo con ATO SUD: Campiglia, Suvereto, San Vincenzo, Sassetta, Castagneto Carducci e Piombino hanno steso un tappeto ROSSO a SEI Toscana senza curarsi minimamente di come si era svolta la gara di appalto in ATO SUD, dei precedenti di SEI Toscana, di chi era a capo del Sistema RIFIUTI tra ATO SUD e SEI Toscana… TUTTI indistintamente.
La NOSTRA denuncia si è anche concretizzata durante l’assemblea pubblica tenutasi a San Vincenzo il 17 Febbraio 2015, dove Organni, amministratore delegato di SEI Toscana, ammette la scomoda verità dietro le nostre domande incalzanti: “la NOSTRA è una azienda che deve fare introito, la riduzione del rifiuto NON è un NOSTRO problema, ma del Pubblico, e questo è vero…C’è però un evidente conflitto di interesse tra pubblico e privato e le Amministrazioni che partecipano ad ATO NON hanno potere decisionale, se non quelle che hanno impianti di incenerimento, raccolta, discariche e riciclo, ovvero solo cinque… Una buona parte di raccolta differenziata, molta, viene dichiarato che finisce incenerita… “.
La realtà è una sola, prima di lanciarsi in raccolte differenziate senza conoscere la reale destinazione del proprio RIFIUTO, i SINDACI, TUTTI, della Val di Cornia dovrebbero farsi un’esame di coscienza e dire “mea culpa”…quel mea culpa che li dovrebbe mettere davanti al giudizio della cittadinanza… un giudizio che dovrebbe valutarli ben oltre al loro colore (o non colore) politico ma per aver invece, all’unanimità approvato un sistema di gestione dei rifiuti inefficiente, costoso, inquinante, senza etica e morale… ed economicamente corrotto.
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