Rifiuti: presente incerto, futuro confuso
PIOMBINO 28 settembre 2014 — C’è molta confusione nel settore dei rifiuti in Val di Cornia. Non tranquillizza certamente il noto detto di Mao Tse-tung secondo il quale c’è grande confusione sotto il cielo, dunque la situazione è eccellente. Tutt’altro. Apprendiamo dal Tirreno del 27 settembre che, così avrebbe affermato Eros Organni, presidente di Sei Toscana società di gestione dei rifiuti urbani prodotti nell’ ATO Toscana Sud, che dal 1° gennaio «Asiu dovrebbe passare con noi dal primo gennaio del 2015 anche se credo che i tempi si allungheranno un po’ per la gestione del passaggio delle consegne». Dunque dal 1° gennaio o giù di lì la gestione dei rifiuti urbani dovrebbe essere svolta da Sei Toscana, gestore unico dell’ ATO Toscana Sud (province di Arezzo, Siena, Grosseto, Val di Cornia e Castagneto), ovviamente con il personale di Asiu a questo punto passato a Sei.
Si dà il caso che l’amministratore unico di ASIU in una lettera inviata il 9 settembre 2014 alla sindaca di Campiglia per permetterle di rispondere ad una interpellanza presentata dal Comune dei Cittadini ha affermato una tempistica ben diversa: «…è ragionevole ritenere che l’effettivo trasferimento del servizio possa iniziare non prima del 2016».
Ancor più dubitativo il tono della relazione presentata dallo stesso Amministratore unico che, in sede di approvazione del bilancio consuntivo ASIU del 2013, quello chiuso con un disavanzo di 521.374 euro, affermava: «Con l’inserimento dei rappresentanti della Val di Cornia negli organi di ATO il percorso di confluenza gestionale potrà avere inizio sulla base di un confronto istituzionale (Comuni/ATO) e societario (Comuni/ASIU/Sei).
Tale percorso si attuerà in ultima istanza attraverso una separazione societaria (ramo servizi/ramo impianti) che rappresenta una delicata operazione di finanza straordinaria le cui condizioni patrimoniali, economiche e finanziarie, potendo incidere sulla continuità aziendale di Asiu ma anche su livelli occupazionali, standard di servizio e tariffe, dovrà necessariamente essere approvata dai Consigli degli Enti.
Le criticità che la stessa Sei Toscana e i Comuni delle Province di Grosseto, Siena ed Arezzo stanno affrontando sotto il profilo economico, organizzativo e tariffario rendono opportuno, oltreché necessario, un attento esame dei tempi e delle condizioni di confluenza nel sistema ATO Sud da parte del comprensorio Asiu».
Toni ben diversi da quelli usati nel luglio 2013 dal sindaco di Piombino Gianni Anselmi e dall’amministratore di Asiu Fulvio Murzi che, ricordando i motivi portati nel 2011 alla richiesta di trasferimento nell’ ATO Sud, li riconducevano alla seguente ragione: «… il maggior peso specifico che il comprensorio può esprimere in termini di apporto di servizi e la conseguente possibilità di applicare tariffe più contenute ai cittadini a fronte di standard di servizio di pari o superiore livello…».
Sì c’è molta confusione nel settore rifiuti in Val di Cornia.