Rilanciare Villamarina con la medicina integrata

· Inserito in Blocco note
Riccardo Gelichi

PIOMBINO 13 dicem­bre 2018 — Vil­la­ma­ri­na,  il nome evo­ca una stazione bal­n­eare e la vista, effet­ti­va­mente, è sor­pren­den­te­mente incan­tev­ole: fa bene agli occhi ed allo spir­i­to ed alle­via il dis­a­gio di essere in ospedale. È in ques­ta otti­ca che nasce la pro­pos­ta di trasfor­mare il nos­tro ospedale in un  luo­go in cui si curi la per­sona, oltre che il sin­to­mo, anche  con soluzioni alter­na­tive alla med­i­c­i­na tradizionale. L’ospedale di Piom­bi­no vive da trop­pi anni una supina rasseg­nazione: adat­ta­men­to a servizi insuf­fi­ci­en­ti, a riduzioni di repar­ti impor­tan­ti, a costrizione di riv­ol­ger­si altrove ver­so strut­ture pri­vate o lon­tane, come se noi piom­bi­nesinon aves­si­mo il dirit­to di curar­ci bene nel­la nos­tra cit­tà, aggiun­gen­do al malessere del­la malat­tia, forse anche del­la malat­tia in età avan­za­ta,  anche il dis­a­gio sia per i pazi­en­ti che per i loro par­en­ti,  di dover­si spostare. Negli ulti­mi anni ha pre­so sem­pre più cam­po l’utilizzo delle cure com­ple­men­tari, del­la med­i­c­i­na alter­na­ti­va, come vali­do sosteg­no ed ausilio a quel­la tradizionale. Per­ché allo­ra non val­oriz­zare i repar­ti già esisten­ti nel­la nos­tra realtà? Per­ché spre­care gli spazi, le  risorse e le  energie del per­son­ale di Vil­la­ma­ri­na? (Sen­za entrare nel mer­i­to dei sol­di spe­si negli anni per le rel­a­tive infra­strut­ture, ampli­a­men­ti, ristrut­turazioni e via dis­cor­ren­do).
Le stesse pos­sono  essere con­vogli­ate nel poten­zi­a­men­to dei servizi già pre­sen­ti che ver­reb­bero affi­an­cati da ambu­la­tori in ges­tione CUP in cui fig­ure pro­fes­sion­ali  già for­mate in omeopa­tia, agop­un­tu­ra, fitoter­apia,  già pre­sen­ti all’interno del­la realtà dell’ ospedale di Vil­la­ma­ri­na, dareb­bero un’assistenza migliore al cittadino/paziente ed ai loro famil­iari (come accade in numerose altre cit­tà in cui questo tipo di assis­ten­za è rad­i­ca­to, inte­gra­to e ben fun­zio­nante),    rilan­cian­do il nos­tro ter­ri­to­rio. Dove il per­cor­so di assis­ten­za  par­tirebbe dal­la diag­nos­ti­ca fino al dopo degen­za con la com­ple­men­ta­ri­età di nuovi sep­pur antichi approc­ci alla malat­tia ed al mala­to, ren­den­do  più  “invi­tante” sia per i piom­bi­ne­si che per gli “esterni” la fruizione dei servizi san­i­tari all’interno del­la nos­tra strut­tura e  dan­do, di fat­to, una nuo­va vita al nos­tro ospedale.

*Ric­car­do Gelichi è por­tav­oce del­la Lista Civi­ca Ascol­ta Piom­bi­no

Commenta il post