RIMateria è tornata sui suoi passi. Noi no!
PIOMBINO 19 dicembre 2019 — Il Consiglio di Amministrazione (CdA) di RIMateria di ieri non sposta la questione di una virgola: l’azienda ci ha proposto un piano industriale, la risposta di Piombino non è piaciuta e, quindi, sono tornati sui loro passi.
Il nuovo piano industriale proposto da RIMateria era chiaramente un modo per misurare la determinazione di Piombino e Suvereto. Questi Comuni però, che rappresentano la maggioranza dei soci Asiu, hanno votato no al progetto e quindi l’azienda ha semplicemente deciso di rimanere su un terreno conosciuto con un piano già consolidato. Le criticità però permangono:
- le prescrizioni sulla tipologia e la provenienza dei rifiuti imposte dalla Regione sono ancora un limite da rispettare,
- la discarica non è ancora in sicurezza, motivo per cui i conferimenti nel cono rovescio sono ancora interrotti,
- il progetto di raddoppio è ancora sul tavolo in attesa dell’Aia.
Il quadro complessivo non è variato, come non varia l’obiettivo della mia amministrazione: impedire che la nostra città diventi un gigantesco polo per i rifiuti.
Apprendiamo con piacere che l’azienda ha rassicurato i lavoratori sul pagamento degli stipendi e delle tredicesime: ciò garantisce a quelle famiglie un po’ di serenità e di questo non possiamo che essere felici. I lavoratori, come abbiamo sempre detto, sono vittime in questa situazione, certamente non responsabili. Alla luce di questa buona notizia, però, ci appelliamo alla Regione affinché non permetta lo sblocco dei conferimenti nel cono rovescio finché l’impianto non sarà completamente a norma.
C’è chi mi accusa di continuare a fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini, di sfruttare RIMateria per un tornaconto politico ma, mi chiedo, chi è che davvero lo sta facendo? La mia amministrazione che quotidianamente studia le carte, emette atti e si impegna per proteggere la città? Noi stiamo mettendo in pratica ciò per cui i cittadini ci hanno accordato la loro fiducia e lo stiamo facendo con la consapevolezza che il nostro impegno segnerà il futuro della città. Quest’accusa la rispediamo fermamente al mittente, anzi, ai mittenti: proprio quelli che il giorno prima l’assemblea dei soci RIMateria hanno convocato un Consiglio Comunale urgente per discutere del futuro di una discarica che insiste sul nostro territorio comunale, non il loro, con cui i nostri concittadini devono convivere, non i loro. Una discarica voluta dal loro partito e che continuano a difendere per mera appartenenza, per seguire i diktat di quella politica colpevole del disastro ambientale che noi stiamo combattendo.