RIMateria, parte di strategia di attacco al territorio
CAMPIGLIA MARITTIMA 28 ottobre 2018 — II Comitato per Campiglia appoggia la lotta del Comitato Salute Pubblica Piombino Val di Cornia contro il raddoppio della discarica e la sua privatizzazione, che rappresenterebbe un danno per la città e per l’intero territorio della Val di Cornia. Proprio la rilevanza comprensoriale del progetto di RIMateria dovrebbe spingere ogni sindaco ad informare correttamente i propri cittadini, anziché trincerarsi dietro a un silenzio di circostanza o di partito.
Purtroppo quello di RIMateria non è un progetto isolato e si inscrive in una nuova strategia di attacco al territorio che richiede un netto cambio di rotta nelle politiche locali. Il raddoppio della discarica con la sua destinazione a rifiuti speciali è una faccia della stessa medaglia – quella appunto dell’attacco al territorio della Val d Cornia – che comprende anche il progetto di una stazione ferroviaria RFI per merce pericolosa a Fiorentina di Piombino, il potenziamento della centrale elettrica Terna a Suvereto, la proposta regionale di un distretto delle cave, la continua costruzione di nuovi capannoni a Venturina quando la maggior parte di quelli esistenti sono rimasti vuoti come cattedrali nel deserto (specialmente in zona stazione). Se questi progetti si realizzassero, il consumo di suolo peggiorerebbe, aumenterebbero le preoccupazioni per la salute dei cittadini, l’immagine promozionale dell’intera area ne risentirebbe negativamente, vanificando anche le politiche di diversificazione produttiva finora messe in campo (campi, turismo, agricoltura di qualità…).
Per questo è urgente una puntuale informazioni alla cittadinanza da parte delle istituzioni in tutti i Comuni, accogliere la richiesta di referendum su RIMateria, contrastare da subito i progetti di Terna e di RFI relativi al territorio della Val di Cornia, rivedere le previsioni urbanistiche bloccando ulteriori consumi di suolo. Tutte le amministrazioni (esclusa Sassetta) sono ormai in scadenza, per cui sarebbe saggio un principio di cautela evitando di prendere scelte irreversibili prima delle elezioni di primavera. Sarebbe saggia una specie di moratoria di questi progetti, ispirata dalla tutela del territorio che costituisce la risorsa più preziosa.
Occorre poi tenere conto che è in corso la formazione della Variante al Piano Strutturale dei Comuni i Piombino e Campiglia Marittima, alla quale dovranno adeguarsi anche i Piani strutturali degli altri Comuni della Val di Cornia. Questa variante può rappresentare uno strumento utile a sancire il definitivo attacco al territorio, o, se affrontato con attenzione, con una informazione diffusa e con un ampia pubblicizzazione degli atti, uno strumento per mettere fine al processo in atto di aggressione al paesaggio, al patrimonio culturale e naturale e all’ambiente inteso non solo come sommatoria di indici di salubrità.
Comitato per Campiglia