RIMateria produce maleodoranze, monitoriamole!
PIOMBINO 2 gennaio 2019 — Sia il Comune di Piombino sia RIMateria sono arrivati alla conclusione che le maleodoranze, così spesso denunciate dai cittadini, sono vere e che occorre “monitorarle” tutti insieme, con Arpat e Asl comprese.
Questo il senso dei due comunicati stampa emessi dal Comune di Piombino e da RIMateria che pubblichiamo sotto.
Comune di Piombino
Come annunciato dal sindaco Massimo Giuliani il 31 dicembre, questa mattina, mercoledì 2 gennaio, una delegazione composta dal vicesindaco Ilvio Camberini, da un istruttore del Comando della polizia municipale, da personale dell’ufficio ambiente del Comune e di ARPAT, accompagnati dal personale di RIMateria, ha effettuato un sopralluogo sugli impianti della discarica a Ischia di Crociano.
Sulla base di quanto emerso nel corso del sopralluogo, la Giunta comunale ha deciso di deliberare la costituzione di un gruppo di lavoro composto dal personale dell’ufficio ambiente del Comune di Piombino e da personale di Arpat ed Asl, per monitorare in maniera permanente le emissioni odorigene della discarica, individuarne le cause e identificare soluzioni che mitighino le emanazioni da ora fino alla chiusura dell’impianto. Al gruppo di lavoro verrà invitato a partecipare anche un rappresentante del Comitato di Salute Pubblica costituitosi a Piombino.
Fin dal mese di agosto, per controllare l’emissione di sostanze odorigene, il Comune di Piombino aveva infatti richiesto all’Agenzia di Protezione Ambientale della Toscana l’installazione di una centralina in località Montegemoli per la misurazione delle concentrazioni in atmosfera dei valori di H2S (idrogeno solforato), elemento odorigeno tipico prodotto dalla emissioni del biogas delle discariche di rifiuti organici. Dai dati restituiti dalla centralina è emerso un significativo aumento delle emissioni di H2S durante il mese di dicembre.
Il sindaco, in data 31 dicembre 2018, ha pertanto convocato con urgenza il Servizio ambiente con richiesta di attivare di concerto con Arpat ed Asl le necessarie azioni di verifica dei valori registrati, con il mandato di individuare cause e adottare soluzioni. I controlli effettuati questa mattina indicano l’ipotesi che la persistenza di emissioni odorigene sia correlata agli interventi di coltivazione e messa in sicurezza della discarica propedeutici alla sua chiusura (trivellazione e taratura dei pozzi di aspirazione, distacchi momentanei di sistemi di captazione per la stesura di teli di copertura ecc..).
La Giunta comunale, che si è riunita questa mattina, ha dunque deliberato la costituzione del gruppo di lavoro per le finalità sopra dette che dovrà anche fornire relazioni periodiche per consentire l’adeguata informazione sia all’amministrazione comunale che alla cittadinanza.
L’amministrazione ha infine stabilito che sia potenziato l’attuale sistema di monitoraggio con l’installazione da parte di Arpat di ulteriori centraline nell’area circostante l’impianto di RIMateria per un controllo in continuo delle emissioni odorigene provenienti dalla discarica.
RIMateria
Il direttore di RIMateria Luca Chiti ha rilasciato la seguente dichiarazione: “L’azienda è favorevole ad una intensificazione dei monitoraggi presso l’impianto e sollecita la realizzazione di una rete di monitoraggio in continuo sul territorio, per avere dati più accurati e un quadro costantemente aggiornato delle maleodoranze. Allo stesso modo siamo pienamente d’accordo nella costituzione di una commissione autonoma e competente che segua in modo sistematico questo problema, così come suggerito dal Comune di Piombino e auspichiamo la creazione di un panel di osservatori distribuiti sul territorio per la rilevazione statistica delle maleodoranze, come ipotizzato da Arpat”. Lo ha detto il direttore di RIMateria, Luca Chiti, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato rappresentanti dell’amministrazione comunale e dell’Arpat.
“La nostra collaborazione con gli organi di controllo è sempre stata totale – ha aggiunto il dottor Chiti – e siamo impegnati con tutto il personale nell’opera di risanamento e gestione in sicurezza dell’impianto. In questi mesi non siamo certo stati con le mani in mano, come dimostra l’aver completamente rifatto la metà dei pozzi di percolato e l’aver portato a 58 il numero di pozzi di aspirazione, oltre ad aver realizzato la copertura di circa un quarto della superficie della discarica”. Ciò nonostante, siamo consapevoli del permanere del forte disagio dei cattivi odori, sebbene più contenuto rispetto anche solo a pochi mesi fa (primo semestre 2018) e per questo ci impegniamo a porre la massima attenzione al mantenimento di tutti gli accorgimenti operativi che contengano il diffondersi di odori indesiderati. RIMateria resta in attesa di un documento di Arpat che indichi i rilievi effettuati negli ultimi quattro mesi così da poter valutare su base oggettiva i dati rilevati.
In queste due settimane tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 nella discarica di RIMateria non sono in corso operazioni di manutenzione e i conferimenti, sospesi da venerdì 21 dicembre, riprenderanno a regime il 7 gennaio.