RIMateria pubblica paga i debiti poi viene il privato
PIOMBINO 22 settembre 2018 — Facciamo chiarezza sulla questione nuova discarica, che qualcuno dice che non è nuova perché insiste su altre presenti, ma sono sempre 2,8 milioni di metri cubi di rifiuti speciali che arriveranno da fuori: un nuovo sito nazionale per i rifiuti, ecco cosa sarà Piombino. La questione è semplice: se non ci fosse stato l’enorme buco di bilancio Asiu, con tutti i suoi lavoratori, sarebbe confluita in Sei Toscana e la discarica chiusa. I cumuli industriali, che la legge dice essere a carico del privato colpevole, compresa la loro bonifica, sarebbero dovuti restare all’interno dell’accordo di programma. Accordo che recentemente il sindaco Massimo Giuliani ha redatto e firmato, ma che non contiene, come il precedente, la questione del ciclo dei rifiuti. Salvo poi dichiarare sulla stampa che ci avrebbe lavorato tanto volentieri e lo farà nel prossimo futuro. La cosa ancora più paradossale è che nel momento in cui il buco di bilancio si trasformerà in lauto guadagno, il Comune esce dalla scena e subentrano i privati, privando il territorio di reinvestire gli eventuali dividendi in opere pubbliche, come fanno a Peccioli. Pensate alla lungimiranza. Alla luce del buco di bilancio e della necessità di tenersi Asiu e impianti, non si è mai presa in considerazione la possibilità di far diventare RIMateria un’azienda strategica nella fase delle bonifiche del Sin. Inoltre ricordiamo che ci sarebbero ancora da bonificare Poggio ai Venti e Città Futura per cui i soldi ci sono da anni. Un disastro che si sta coprendo con una semplice operazione commerciale, dove il territorio ci rimette tre volte:
- accoglie discariche con un evidente impatto ambientale,
- non ci guadagna niente,
- si accolla la bonifica di siti che non solo non ha inquinato ma subito nel tempo.
Tutto sotto l’egida della stessa guida politica.
*Riccardo Gelichi è Portavoce Lista Civica Ascolta Piombinno