RIMateria toglie il percolato e il Comune paga
PIOMBINO 21 ottobre 2018 — RIMateria per il servizio di raccolta e smaltimento del percolato della discarica di Poggio ai Venti ha sostenuto, nei mesi da gennaio a settembre 2018, costi per un importo 25.207,29 euro. Il Comune di Piombino ha deciso di pagare il conto. La cosa sembra davvero curiosa perché per motivare la decisione si fa riferimento ad una convenzione con Asiu del febbraio 2016 con la quale, si dice nella determina dirigenziale del Comune, Asiu provvedeva alla raccolta e allo smaltimento del percolato che si produceva alla discarica di Poggio ai Venti e poiché “Asiu è confluita nella soc. RIMateria .S.p.A., la quale ha assicurato la prosecuzione del servizio”, giusto liquidare le spese a RIMateria. La cosa curiosa è che Asiu non è mai confluita in RIMateria, Asiu, soltanto azionista di RIMateria, è viva e vegeta ancorché in liquidazione. Non solo. RIMateria è una società che sta sul mercato, non è una società in house come era Asiu, non ha la privativa della raccolta dei rifiuti solidi urbani, non è società strumentale del Comune dato che oltretutto nel periodo indicato era posseduta non solo da Asiu ma anche da Lucchini in amministrazione straordinaria. E allora come è possibile che il Comune le abbia affidato direttamente, senza gara, un simile servizio? Ma del resto di affidamento dato a RIMateria nella delibera non si fa cenno. Si parla solo di prosecuzione del servizio di Asiu.
La cosa è ancor più complicata dal fatto che il 26 aprile 2018 il Comune di Piombino ha approvato un’altra determina dirigenziale con la quale, preso atto della nota del 26 marzo 2018 con la quale Asiu comunicava l’impossibilità di procedere alla prosecuzione del servizio di raccolta e smaltimento del percolato che si produceva alla discarica di Poggio ai Venti affidatogli con la convenzione del febbraio 2016, ha deciso, nelle more della revoca della convenzione, di affidare il servizio per un quantitativo pari a circa 1.000 metri cubi alla società Acque Industriali Srl, con sede in Pontedera (PI), per un importo complessivo di 37.950 euro.
Diciamo eufemisticamente che siamo di fronte ad una situazione almeno confusa.
Ma non è finita qui dato che il problema ancor più rilevante riguarda la bonifica delle due discariche di Poggio ai Venti.
Una storia iniziata il 26 luglio 2002 quando si tenne presso il Ministero dell’ ambiente la conferenza decisoria con la quale fu approvato il Piano di caratterizzazione della “Vecchia discarica di Poggio ai venti” al fine di procedere alla redazione del progetto preliminare delle opere necessarie alla bonifica e/o messa in sicurezza permanente dell’ area. Stile libero Idee dalla Val di Cornia l’ha raccontata più e più volte e a quegli articoli rimandiamo.
Ci limitiamo a descrivere gli ultimi passaggi avvertendo contemporaneamente che si tratta di una storia senza traguardo finale.
I soldi disponibili per la bonifica delle discariche sono pari a 8.100.000 euro.
Il Comune di Piombino, responsabile della bonifica, ha chiesto nel 2015 al Commissario straordinario dell’Accordo di programma quadro del 12 agosto 2013, Enrico Rossi, di effettuare la bonifica dichiarando la propria disponibilità a continuare la raccolta ed il trasporto a smaltimento del percolato.
Il Commissario straordinario ha accettato decidendo l’8 febbraio 2016 di esercitare i poteri sostitutivi per la“Messa in sicurezza permanente (MISP) ex discariche di “Poggio ai Venti” e disponendo di avvalersi per la progettazione e l’esecuzione del medesimo intervento dell’Autorità portuale di Piombino.
Lo stesso Commissario straordinario il 19 dicembre 2016 ha approvato lo schema di convenzione di avvalimento con l’Autorità portuale di Piombino e ha delegato “al Sostituto del Commissario straordinario Dott.ssa Roberta Macii l’approvazione degli atti relativi alle procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture”.
Da quel momento la bonifica, ora diventata MISP, delle discariche di Poggio ai Venti è uscita dall’orizzonte. Non ce n’è traccia nelle deliberazioni del Comune di Piombino, non ce n’è traccia nel programma triennale delle opere pubbliche 2018/2020 dell’ Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale in cui nel frattempo è confluita l’Autorità portuale di Piombino.
L’amministrazione comunale replica all’articolo di “Stile Libero” sui costi di smaltimento del percolato di Poggio ai Venti, nel quale si adombrano alcuni interrogativi sulla correttezza delle procedure amministrative. In pratica “Stile Libero” domanda perché di queste operazioni si sia occupata RiMateria e non Asiu.
“La risposta sta nella sequenza dei fatti – afferma il sindaco Massimo Giuliani — In estrema sintesi esiste da molti anni una convenzione tra Comune e Asiu (ultimo rinnovo gennaio 2016) che affida a quest’ultima il compito di smaltire il percolato della vecchia discarica. Alla fine di agosto del 2016 un ramo di azienda dell’Asiu “passa” a Rimateria alla quale viene volturata anche la convenzione. Asiu a quel punto non ha più personale ed è quindi impossibilitata a svolgere qualsiasi attività.
Tra marzo e agosto di quest’anno RiMateria subisce uno stop operativo dovuto al noto sequestro da parte dell’autorità giudiziaria ed è costretta a mettere in ferie tutto il personale. Immediatamente RiMateria comunica all’amministrazione comunale l’impossibilità a far fronte alla convenzione. Quando il magistrato ordina il dissequestro perché i carabinieri del Noe ne certificano la sicurezza, RiMateria viene invitata a riprendere l’attività prevista in convenzione. Ogni passaggio si è quindi svolto con linearità e trasparenza. Attualmente l’amministrazione comunale sta valutando come regolare per il futuro lo smaltimento del percolato di Poggio ai Venti.”
I due testi, articolo di Stile libero e precisazione del Comune, sono a disposizione dei lettori che potranno così farsi una loro opinione sulla base degli atti e dei documenti pubblicati nonché dei fatti accaduti.