Riportare le analisi a Villamarina è possibile
SUVERETO 30 settembre 2016 — Con la contestata riforma sanitaria regionale e la costituzione delle aree vaste, la direzione del dipartimento è stata affidata al primario dott. Roberto Diodati, che è il referente Asl per la patologia clinica (anatomia patologia e analisi clinica) dell’area NordOvest.
Sarebbe interessante capire, a questo punto, se ci sono spazi per riportare l’attività di laboratorio, almeno in parte, a Piombino presso l’ospedale di Villamarina, come era fino a pochi anni fa. Abbiamo perso tanti esami di routine (emocromo, glicemia, azotemia, coagulazione, urine, proteine…) che sono stati dirottati su Livorno, quando era possibile farli in sede, in tempi rapidi e con certezza del risultato. A Livorno si doveva inviare esami particolari che non avevano carattere di urgenza (marcatori tumorali, ormoni, coagulazione speciale…).
Abbiamo il personale e gli strumenti che possono fare gli esami in loco con il vantaggio di consegnare risposte rapide. Se “il malato” ha qualcosa, vuole saperlo il prima possibile, perché prima si interviene e meglio è. Adesso invece le risposte arrivano in serata quando i distretti sono chiusi, e se riescono a comunicare i risultati patologici importanti, si mette in moto un meccanismo di ricovero e prestazioni notturne con un aumento di spesa (chiamata dei medici reperibili), quindi la scusa del risparmio, con cui è stata messa in piedi questa operazione di trasferimento di analisi da Piombino a Livorno non e’ credibile.
Il risparmio reale ci sarebbe solo se il laboratorio venisse chiuso totalmente ma questo naturalmente non è possibile e allora per il bene dei cittadini e del bilancio dell’ASL perché non utilizzarlo al meglio?
Non meno importante è anche il viaggio che queste provette fanno per arrivare a Livorno con il loro contenuto che, sicuramente qualche conseguenza sul campione l’avrà. Basta pensare alla coagulazione (che va fatta il prima possibile) o all’esame dell’urine, visto che partano alle 7 del mattino da certi distretti per essere processate nel pomeriggio a Livorno.
La sensazione è che aver concentrato tutte le analisi sull’ospedale di Livorno serva solo a dimostrare che tale ospedale ha i numeri necessari per rimanere competitivo con altri laboratori, non curando la periferia che, viene continuamente impoverita e dove viene ridotta la qualità assistenziale. Per quanto riguarda il risparmio abbiamo dei grossi dubbi. C’e stato un aumento di costi, basta pensare a tutti i viaggi che vengono fatti e pagati quotidianamente, di cui l’ASL dovrebbe fornire pubblicamente i dati.
Si tratta di un accanimento nei confronti dei piccoli ospedali e non di azioni che portano razionali risparmi. È evidente che togliendo il lavoro al laboratorio di analisi di Piombino, la conseguenza sarà l’esubero del personale tecnico.
Invitiamo il dott. Diodati ad avere una sensibilità diversa, adesso, più critica e meno di parte, che possa analizzare il problema e guardarlo da più lati. Riportare le analisi a Piombino è possibile e va fatto rapidamente, prima che eventuali cambi della strumentazione mettano Villamarina nelle condizioni di avere apparecchi non idonei a processare grandi quantità di analisi. Vorremmo che anche la periferia ed i suoi cittadini fossero rispettati e trattati in ugual misura rispetto a quelli delle grandi città.
Giuliano Parodi
Marco Cecchi