Rispettare il voto popolare vuol dire amministrare

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 1 set­tem­bre 2014 — Con questo comu­ni­ca­to vogliamo rispon­dere alle accuse del capogrup­po PD Cam­beri­ni, che ci accusa di non vol­er rispettare il voto popo­lare per la com­po­sizione dei con­sigli di quartiere.
Anz­i­tut­to è doveroso premet­tere che nes­suna for­ma di democrazia può esistere al di fuori delle regole con­di­vise. Le regole in ogget­to sono state per­al­tro introdotte dal PD durante lo scor­so manda­to e tro­vi­amo quan­tomeno assur­do che adesso siano loro, per ovvi motivi di oppor­tu­nità, a criti­carne la fun­zion­al­ità.
Il fat­to che il PD riten­ga che l’aver pale­sato la pro­pria inadem­pien­za li esi­mi da una reazione delle oppo­sizioni, la dice lun­ga sull’atteggiamento ege­monis­ti­co che tale forza polit­i­ca ha nei con­fron­ti degli organi di ammin­is­trazione del ter­ri­to­rio.
Tra le forze di oppo­sizione non c’è un’alleanza e lo dimostra chiara­mente il fat­to che ci tro­vi­amo a votare in maniera diver­gente sin­goli provved­i­men­ti, ma abbi­amo in comune la gius­ta con­sapev­olez­za del ruo­lo che ci è sta­to affida­to dai cit­ta­di­ni all’interno del Con­siglio Comu­nale: vig­i­lare sull’operato di chi ammin­is­tra.
A tal propos­i­to dovrebbe essere pro­prio la prin­ci­pale forza di gov­er­no a far­si un esame di coscien­za. A più di tre mesi dall’esito elet­torale nul­la si è mosso, le com­mis­sioni sono anco­ra inat­tive, da parte del­la mag­gio­ran­za nes­suna pro­pos­ta è anco­ra arriva­ta in con­siglio e nonos­tante la nos­tra richi­es­ta non c’è sta­to modo di indire un con­siglio ad agos­to. Tut­to ciò avviene in uno dei peri­o­di più dram­mati­ci che abbia mai vis­su­to la nos­tra cit­tà.
La nos­tra con­vinzione è che tut­to questo sia dovu­to in larga misura alle divi­sioni interne del PD ed il fat­to che il pri­mo par­ti­to stori­co di Piom­bi­no, con la ram­i­fi­cazione che ha sul ter­ri­to­rio e con il più alto numero di iscrit­ti, non sia rius­ci­to a pre­sentare la lista dei con­siglieri di quartiere, se non con 18 giorni di ritar­do, ne è la pro­va schi­ac­ciante.
Cre­di­amo che il PD dovrebbe addirit­tura ringraziar­ci per­ché tut­to questo sarà per loro uno sti­mo­lo ad atti­var­si e ad anteporre il bene del­la cit­tà alle loro ques­tioni interne.
Iniziate ad esercitare il manda­to rice­vu­to dai cit­ta­di­ni, ammin­is­trate questo ter­ri­to­rio o quan­tomeno provate­ci!
Questo sig­nifi­ca rispettare il voto popo­lare.
I cit­ta­di­ni vi han­no del­e­ga­to ad ammin­is­trare e non a lit­i­gare tra di voi.

MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO

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