Risposta al segretario del PD Fabiani
Pare insolito, alla luce dei risultati elettorali, sentire che il Segretario del PD Fabiani parli di “confronto” come futura linea da seguire all’interno del Partito Democratico vista l’insofferenza che nel nostro territorio lo stesso PD ha sempre avuto, appunto, per il confronto e per i segnali di difficoltà che arrivavano dai cittadini.
Nella Val di Cornia, comitati, liste civiche ed aggregazioni di cittadini si sono in questi anni attivate per la tutela dei diritti e del proprio futuro interessandosi all’economia ed all’ambiente, ma sono sempre stati bollati dal PD come “cancri della democrazia”.
Un atteggiamento sbagliato per un partito che professa di essere dalla parte dei cittadini anziché portavoce di soli gruppetti di potere. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il PD della nostra lista civica che a Campiglia ha svolto un’attività propositiva con continua ricerca di dialogo, invitando più volte la giunta, anche attraverso ordini del giorno votati all’unanimità da tutto il consiglio, ad intraprendere discussioni e confronti con la cittadinanza su molti temi, tra i quali ricordiamo il futuro del polo siderurgico di Piombino, le cave campigliesi, l’autostrada tirrenica, la zona blu di Venturina (problema atavico mai risolto dall’amministrazione), il recupero del centro storico, un’ urbanistica volta più al recupero che all’espansione, il risanamento di Coltie, la stazione di Campiglia, e molti altri, che dopo le chiacchiere ed i primi buoni propositi, sono caduti nel dimenticatoio. E’ sempre stato così.
Questo è l’atteggiamento che fino ad oggi abbiamo visto: indifferenza e sufficienza. Ora che il risultato elettorale ha scosso le fondamenta delle segreterie di partito vi svegliate e dite che c’è da dialogare. Ma dove eravate in questi anni?
Ora, se a Piombino il PD crede che sia necessario aprirsi al dialogo, vorremmo sapere cosa si pensa a Campiglia Marittima dove il Pd è passato da un 52,3% delle scorse politiche ad un misero 40,3%. Ci chiediamo inoltre se per il PD non sia più opportuno, anziché far finta di voler dialogare, non iniziare a valutare la possibilità di far pulizia al proprio interno, prendendo le distanze da chi ha fatto della politica un mestiere, da chi immagina la carriera politica come passaggio da un ente ad un altro o a posti di prestigio ben remunerati nelle società pubbliche e talvolta anche private, ignorando clamorosi conflitti d’interessi. Comportamenti ed intrecci che ora ci consegnano un territorio sempre più povero e dilaniato, dal punto di vista economico, sociale, urbanistico ed ambientale.
Giacomo Spinelli e Daniele Scafaro, Consiglieri del Comune dei Cittadini