Il risultato è una stagione teatrale ammezzata
CAMPIGLIA 18 febbraio 2017 — La notizia della riapertura del Concordi deve solo far riflettere i cittadini.
È stata presentata in questi giorni la stagione teatrale del Concordi con dieci spettacoli fino a maggio. Se la riapertura non può che essere considerata una notizia positiva altrettanto non si può dire dell’operato dell’amministrazione comunale di Campiglia nella gestione dei lavori del teatro.
Un semplice lavoro di adeguamento dell’impianto antincendio, un lavoro che sarebbe dovuto durare pochi mesi, si è trasformato in una chiusura durata quasi due anni. Prima sono iniziati i lavori per l’adeguamento dell’impianto, in seguito, dopo che si erano conclusi, i tecnici si sono accorti che anche l’impianto di riscaldamento doveva essere sostituito e quindi i lavori si sono ulteriormente allungati.
La cause della prolungato blocco degli spettacoli sono state rimpallate, come al solito, tra ditte, operai del Comune e amministrazione, ma come al solito, chi ci ha rimesso sono i cittadini. Questa negligenza ha determinato un danno per tutto il territorio e oggi abbiamo un programma teatrale ridotto a pochi spettacoli e a compagnie locali. Ben venga lo spazio dato alle compagnie e alle associazioni locali, ma un teatro come il Concordi merita anche nomi di livello internazionale come ne ha ospitati negli anni passati. Naturalmente una stagione che parte a metà febbraio non poteva offrire i grandi nomi che ormai avevano già fissato le date con altri teatri.
Ciò che stupisce è ancora una volta l’atteggiamento dell’amministrazione di Campiglia che, invece di presentarsi in pubblico facendo mea culpa per la chiusura ingiustificata del teatro, vuole far passare una stagione ammezzata come un grande risultato. Crediamo che i cittadini sappiano distinguere la differenza.
Comune dei Cittadini