Ritardi nelle bonifiche? Io non c’entro niente

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 8 dicem­bre 2017 – Il gio­co del­lo scar­i­cabar­ile sta imper­ver­san­do nel­la Val di Cor­nia. Ogget­to priv­i­le­gia­to è il piano indus­tri­ale di Afer­pi, come se nes­suno lo avesse mai fat­to pro­prio, ma un ruo­lo impor­tante lo svol­go­no anche le boni­fiche.  Sì le boni­fiche pub­bliche del­la zona indus­tri­ale quelle di cui il 7 feb­braio 2015 la sot­toseg­re­taria all’am­bi­ente Sil­via Velo ave­va così par­la­to: “… Adesso potran­no par­tire gli appalti e questo sig­nifi­ca anche lavoro per le ditte dell’indotto o quan­to meno per i lavo­ra­tori in cas­sa inte­grazione, vis­to che i ban­di con­tengono una clau­so­la pref­eren­ziale.…”.
Nat­u­ral­mente tut­ti indig­nati, rap­p­re­sen­tan­ti delle isti­tuzioni comu­nali, region­ali e nazion­ali, per i ritar­di e tut­ti tesi ad indi­vid­uare le respon­s­abil­ità fuori dal pro­prio gia­rdi­no.
Ed invece non pote­vano non sapere. E se per caso davvero non han saputo allo­ra la respon­s­abil­ità è anche mag­giore.
È il 10 novem­bre 2014 quan­do il Comi­ta­to inter­min­is­te­ri­ale per la pro­gram­mazione eco­nom­i­ca asseg­na alla Regione Toscana 50 mil­ioni per la mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va del­la fal­da e del suo­lo del­la zona indus­tri­ale di Piom­bi­no con l’avviso che la Regione Toscana deve ver­i­fi­care che il tut­to sia com­pat­i­bile con la nor­ma­ti­va euro­pea in mate­ria di aiu­ti di Sta­to.
Pas­sa un anno e si arri­va al 21 dicem­bre 2015 quan­do la Giun­ta regionale indi­vid­ua l’A­gen­zia nazionale per l’at­trazione degli inves­ti­men­ti e lo svilup­po di impre­sa (Invi­talia) come cen­trale di com­mit­ten­za per la real­iz­zazione di quegli inter­ven­ti. In altre parole saran­no appal­tati da Invi­talia tut­ti i lavori, dal­la real­iz­zazione delle indagi­ni inte­gra­tive alla prog­et­tazione esec­u­ti­va e real­iz­zazione degli inter­ven­ti di mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va dei suoli (pavi­men­tazioni), del­la fal­da e di costruzione dell’ impianto di trat­ta­men­to acque reflue (del­la sua ges­tione futu­ra nes­suno si occu­pa).
Si dà il caso che in quel­la delib­er­azione sta scrit­to tut­to. Non solo tutte le oper­azioni da real­iz­zare ma pure le tem­p­is­tiche, chiara­mente evi­den­zi­ate in un appos­i­to crono­pro­gram­ma:
a par­tire dal­la fir­ma del­la con­ven­zione con la Regione Toscana

  • 1.526 giorni (più di quat­tro anni) per finire tut­to e dunque, ammet­ten­do che la con­ven­zione sia sta­ta fir­ma­ta il 1°gennaio 2016, non pri­ma del 2020,
  • di cui 521 per le indagi­ni geot­ec­niche inte­gra­tive, il mon­i­tor­ag­gio del­la fal­da e topografi­co e 1.240 per la mes­sa in sicurez­za del­la fal­da.

Ci siamo fer­mati a queste azioni per­ché nel frat­tem­po la mes­sa in sicurez­za del suo­lo è spari­ta. Il Min­is­tero del­l’am­bi­ente ha giu­di­ca­to che per le attiv­ità pro­poste da Afer­pi non è nec­es­saria (ora che il prog­et­to di Afer­pi non esiste più c’è da chieder­si cosa suc­ced­erà, ma questo è un prob­le­ma al quale né Comune, né Regione, né Min­is­tero dell’ ambi­ente pen­sano). Nel dicem­bre 2016 il Min­is­tero, così dice la sot­toseg­re­taria Sil­via Velo, com­ple­ta gli appro­fondi­men­ti tec­ni­ci di pro­pria com­pe­ten­za e così Invi­talia pub­bli­ca il 19 mag­gio 2017 il ban­do per la direzione del­la ese­cuzione del­la “cam­pagna di indagi­ni inte­gra­tive Piom­bi­no”, il 15 feb­braio 2017 quel­lo per la cam­pagna di indagi­ni inte­gra­tive final­iz­za­ta alla prog­et­tazione delle opere di mes­sa in sicurez­za del­la fal­da, il 7 feb­braio 2017 quel­li per la prog­et­tazione defin­i­ti­va, il rilie­vo plano-alti­met­ri­co e la prog­et­tazione esec­u­ti­va delle opere di mes­sa in sicurez­za oper­a­ti­va e per la ver­i­fi­ca del­la prog­et­tazione defin­i­ti­va e del­la prog­et­tazione esec­u­ti­va.
Ad oggi, bas­ta leg­gere le infor­mazioni con­tenute nel sito web di Invi­talia, il pri­mo e l’ul­ti­mo sono in esame gli altri due aggiu­di­cati.
E, come se non bas­tasse, il 26 aprile 2017 si svolge l’audizione dei mas­si­mi diri­gen­ti di Invi­talia in Par­la­men­to dove il tut­to, date com­p­rese, viene ripetu­to chiaris­si­ma­mente.
Dunque era tut­to chiaro. Bas­ta­va leg­gere. Dif­fi­cile credere che tut­to questo non si sapesse.
Inutile oggi far fin­ta di protestare e scari­care le respon­s­abil­ità.

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