Dopo il ritrovamento dei carri siluro interrati
PIOMBINO 12 febbraio 2018 — Apprendiamo dalla stampa la notizia del ritrovamento, da parte dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico, di alcuni carri siluro sotterrati nei pressi dell’ex parco rottami dello stabilimento di Piombino.
Sembrerebbe che il blitz sia conseguenza di un esposto depositato in Procura da alcuni ex dipendenti che, inoltre, denunciano il fatto di aver manipolato amianto senza le protezioni imposte dalla legge.
La cosa assumerebbe una gravità assoluta se risultasse vero che questi sotterramenti siano stati effettuati nel periodo 2013 – 2014, cioè quando la Lucchini era già in amministrazione straordinaria.
Quanto premesso apre ad alcune doverose considerazioni. Anzitutto tutto questo sarebbe l’ennesima prova di come la gestione della vertenza Lucchini da parte del governo sia stata colpevolmente assente; governo e commissario non si erano degnati di fare un’accurata analisi della capacità finanziaria del gruppo Cevital e di mettere le dovute garanzie nel contratto di cessione dei rami di azienda, cosa che si è tentato di fare tardivamente e forzatamente con l’addendum, figuriamoci se ci potevamo aspettare un controllo efficace sulla gestione corrente.
Altra questione da affrontare urgentemente è quella dello smantellamento degli impianti: non solo questo è il primo step per poter pensare un domani di bonificare l’ex area a caldo e restituire la stessa a nuovi utilizzi, ma c’è innegabilmente un rischio salute per lavoratori e cittadinanza intera.
Stiamo parlando di impianti siti a due passi dal centro cittadino, impianti che, per effetto degli agenti atmosferici e dell’assenza di manutenzione, possono rilasciare sostanze pericolose per la salute e su questo aspetto non si possono accettare deroghe.
Il prossimo governo dovrà urgentemente attivare un percorso per tornare in possesso di queste aree e contestualmente attivare le risorse per un intervento tempestivo per tutelare la salute dei cittadini, creando così un po’ di lavoro per l’indotto e per una città che ormai è allo stremo delle forze e che non può permettersi di stare ad attendere i, purtroppo, lunghi tempi necessari per un eventuale rilancio.
Se il 4 marzo i cittadini italiani ci affideranno il governo del Paese, noi ci attiveremo immediatamente, tutto ciò nella consapevolezza che, comunque vada, l’industria non darà più i numeri occupazionali del periodo pre-crisi e sarà necessaria una politica seria di ricerca della diversificazione da fare a livello locale.
MoVimento5Stelle Piombino
(Foto di Pino Bertelli)