Rossi: bisogna avere adesso anche un po’ di fortuna
PIOMBINO 5 giugno 2018 — L’impressione è che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sulla vicenda dell’ingresso di JSW Steel Italy al posto di Cevital a Piombino, non sappia più a che santo votarsi. Adesso, a margine di una riunione che ha tenuto questa mattina presso i suoi uffici di Palazzo Sacrati Strozzi con le organizzazioni sindacali, presenti anche il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani e il consigliere regionale Gianni Anselmi, si è appellato alla fortuna dimenticandosi di essersi fidato nel passato, a proposito degli investimenti promessi da Issad Rebrab, del suo fiuto. Quegli investimenti mai realizzati ma inseriti e dunque certificati dalle istituzioni pubbliche nell’accordo di programma firmato in pompa magna il 30 giugno 2015.
Lasciamo perdere, con l’avvertenza però che possiamo lasciar perdere auspici e aruspici ma non possiamo non notare che dai comunicati stampa diffusi dopo la riunione emerge una situazione di gran confusione e dunque di altrettanto grande preoccupazione.
Lasciamo perdere anche che nel comunicato delle organizzazioni sindacali si afferma che il presidente “auspica entro venerdì di arrivare a firmare l’aggiornamento dell’accordo di programma” e che di questo non si trova traccia nel comunicato stampa della Regione Toscana. Sarà una disattenzione o una cattiva interpretazione.
I problemi più grossi vengono fuori quando si parla di questo accordo di programma cui si sta lavorando.
Nuovo accordo di programma o aggiornamento del vecchio? Non si capisce.
“Accordo di programma con le istituzioni per dare e avere un quadro di certezze circa gli impegni reciproci in materia ambientale”, dice la Regione Toscana, ma se questo accordo di programma sostituisce quello del 30 giugno 2015 non può affrontare solo le questioni ambientali. Si tratta di un accordo di programma ai sensi dell’Articolo 252-bis D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e non a caso fu chiamato ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO INTEGRATO DI MESSA IN SICUREZZA, RICONVERSIONE INDUSTRIALE E SVILUPPO ECONOMICO PRODUTTIVO NELL’AREA DEI COMPLESSI AZIENDALI DI PIOMBINO CEDUTI DALLA LUCCHINI IN A.S.. Progetto integrato di sviluppo e risanamento che contiene il piano industriale dell’impresa (“Il Piano economico finanziario dell’investimento per l’attuazione del progetto di riconversione industriale e sviluppo economico produttivo, e la durata del relativo programma, è parte integrante dell’elaborato di cui all’Allegato “B”, del presente Accordo.” si diceva), gli impegni reciproci per il risanamento ambientale, gli incentivi pubblici, i contenuti dell’accordo sindacale, l’estensione delle concessioni demaniali comprese quelle marittime con relativo diritto di opzione, incentivi pubblici e costi energetici e così via.
Fino ad oggi, almeno pubblicamente, di tutto ciò non si è parlato ed il piano industriale è stato sostituito da “linee guida”, con quella parola relativa all’ investimento nei forni elettrici (subject to financial viability and feasibility studies) che il sindaco di Piombino si ostina a tradurre con “studio e progettazione” ed invece vuol dire “soggetto a verifiche finanziarie e studi di fattibilità”.
Cosa conterrà dunque l’accordo di programma è difficile capire, almeno per noi, tant’è che rimangono del tutto valide le domande senza risposta che Stile libero ha già poste nel recente articolo Domande da fare, risposte da richiedere .
C’è da augurarsi che il sole estivo diradi tutte le nebbie ma per ora sembra che queste prevalgano.
Comunicati stampa
Regione Toscana
“Intendiamo arrivare in tempi brevi alla stesura dell’Accordo di programma con le istituzioni per dare e avere un quadro di certezze circa gli impegni reciproci in materia ambientale che possano creare le condizioni per gli investimenti sull’area industriale di Piombino da parte del gruppo indiano che si appresta ad acquistarla”.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha spiegato così il significato della riunione che ha tenuto questa mattina presso i suoi uffici di Palazzo Sacrati Strozzi con le organizzazioni sindacali, presenti anche il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani e il consigliere regionale Gianni Anselmi.
“Spero – ha detto il presidente – che rispetto all’atteggiamento del nuovo governo prevalga il principio della continuità amministrativa. La Regione Toscana è stata parte attiva e ha svolto un ruolo decisivo per arrivare a questo punto. Adesso è il momento di chiudere l’Accordo di programma. Penso poi che sarebbe il caso di fare anche un accordo tra Stati, tra Italia e India per avere certezze sui reciproci impegni.
E, nel caso in cui per qualche motivo l’acquisto non dovesse andare in porto (ma le cose mi sembrano ben impostate e credo usciremo con una soluzione in tempi brevi) sono senz’altro per la nazionalizzazione del sito industriale piombinese, come del resto aveva ipotizzato anche Matteo Salvini in campagna elettorale, proprio a Piombino”.
Parlando con i giornalisti, ed in attesa della comunicazione che farà oggi pomeriggio in Consiglio regionale, Rossi ha aggiunto che sarà necessario chiudere anche l’accordo con il Ministero del lavoro per avere la riconferma delle misure di protezione sociale e ha detto di essere preoccupato che non ci siano esuberi e che i lavoratori non siano lasciati per strada.
“Per il resto – ha poi concluso – dobbiamo lavorare perché l’attività riprenda a pieno ritmo. Noi stiamo ragionando sulla opportunità di andare anche ad un Accordo di carattere locale che riguardi i tempi, la questione degli esuberi che non vogliamo, come partire da subito con le demolizioni per creare già da quest’anno una maggiore occupazione e la richiesta che entro il 2019 si dia avvio ai lavori per la realizzazione dell’altoforno elettrico”.
È questo il quadro della situazione e delle prospettive che è stato fatto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali “con piena soddisfazione da parte di tutti” e il presidente ha annunciato che la Regione (presente oggi anche con il consigliere per i problemi del lavoro, Gianfranco Simoncini e con il responsabile della segreteria del presidente, Paolo Tedeschi) nei prossimi giorni sarà nuovamente a Roma per proseguire il lavoro.
“Infine – ha sintetizzato con una battuta – su Piombino adesso bisogna avere anche un po’ di fortuna, anche se fare più in fretta di come abbiamo fatto finora, è difficile”.
Comune di Piombino
Nuovo incontro questa mattina in Regione dal presidente Rossi per un aggiornamento sulla vertenza Aferpi e Piombino Logistics. Hanno partecipato il sindaco Massimo Giuliani, il consigliere regionale Gianni Anelmi, le organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm e i coordinatori delle Rsu dell’azienda. Un’occasione per fare il punto sulle criticità ancora esistenti rispetto alle linee di indirizzo presentate da JSW, che saranno affrontate anche domani in una nuova convocazione al Mise a Roma insieme al Ministero del lavoro, alla quale sono invitati nuovamente Comune, Regione e organizzazioni sindacali.
“Le nostre richieste, rispetto alle linee progettuali presentate da Jindal – dice il sindaco Giuliani – sono quelle di un accorciamento dei tempi delle demolizioni e della realizzazione dei forni elettrici per il rispetto dell’ambiente e per favorire una maggiore occupazione sin da subito”.
Le linee di indirizzo presentate da Jindal infatti prevedono la ripartenza dei tre laminatoi sin da subito ed entro il 2020 lo studio e la progettazione di due forni elettrici, parallelamente alla demolizioni degli impianti. La costruzione dei forni e la realizzazione di un ulteriore treno di laminazione sono previsti in una seconda fase, a partire dal 2020.
L’altro aspetto che è stato nuovamente posto all’attenzione da parte del sindaco e dei sindacati è quello dell’occupazione.
“Per noi è fondamentale l’impegno a garantire l’occupazione di tutti i lavoratori. Nel corso della riunione è infatti emersa la questione degli ammortizzatori e la necessità di provvedere a un rifinanziamento dei diversi strumenti che consentono la copertura e il valore economico degli ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori del sito industriale”.
Fim, Fiom, Uilm
Si è tenuto un incontro presso la Regione Toscana con il Presidente Rossi, il Sindaco di Piombino Giuliani, il Consigliere Anselmi e le Organizzazioni Sindacali Fim-Fiom-Uilm ed i coordinatori e Rsu Aferpi e Piombino Logistics per un aggiornamento sulla vertenza Aferpi e l’aggiornamento in atto dell’accordo di programma del 2015 sugli aspetti ambientali. Il Presidente ci ha informato che oggi si terrà un consiglio regionale e auspica entro venerdì di arrivare a firmare l’aggiornamento dell’accordo di programma. Domani a Roma al Mise si terrà una ristretta delle organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm con la Regione, Comune e ministero del lavoro e dello sviluppo economico per confrontarsi sui dettagli del piano industriale e ci aspettiamo di iniziare la discussione sulla copertura e valore economico degli ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori che operano nel sito produttivo per tutta la durata del piano industriale Jindal. Abbiamo convenuto che alla fine del percorso, le Organizzazioni Sindacali con le Istituzioni Regionali e Comunali si confronteranno per provare a raggiungere un Protocollo d’intesa per utilizzare in tutte le attività di diversificazione, che si creeranno, i lavoratori che si sono trovati fuori dall’attuale ciclo produttivo. Appena avremo ulteriori informazioni come sempre ci confronteremo con i lavoratori in assemblea.
Ugl Metalmeccanici
“Nel corso di un tavolo su un nuovo accordo di programma per la Ex Lucchini di Piombino, che dovrebbe recepire i punti delle precedenti intese, abbiamo ribadito che le priorità sono due: la salvaguardia dei livelli occupazionali, inclusi quelli dell’indotto, e il monitoraggio dell’effettiva realizzazione degli impegni”.
È quanto dichiarano, in una nota congiunta, il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli, il Segretario Provinciale dell’Ugl Metalmeccanici di Piombino, Sabrina Nigro, e Claudio Lucchesi, Rsu dell’ex Lucchini, al termine del tavolo sulla ex Lucchini presso la sede della Regione Toscana a Firenze.
“L’auspicio – proseguono i sindacalisti – è che stavolta gli accordi non vengano disattesi, come avvenuto in passato. Serve inoltre un piano industriale serio e solido da parte di Jindal, che preveda una vera riconversione e garantisca occupazione e diritti a tutti”.
(Foto di Pino Bertelli)