Il presidente Rossi coordina l’accordo di programma
PIOMBINO 1 settembre 2014 — È Rossi il coordinatore sia del Comitato esecutivo sia della Cabina di regia previsti dall’accordo di programma “Per gli interventi di riqualificazione e la riconversione del Polo Industriale di Piombino”. Lo dice una decisione della Giunta regionale (per leggere clicca qui) che pone così fine ad una diatriba tanto lunga quanto inutile che ha oscurato il vero problema: la soluzione barocca che è stata data alla governance (chi fa che cosa) dello stesso accordo. Persino le organizzazioni sindacali sono entrate a suo tempo nel merito della persona che doveva, secondo loro, coordinare la cabina di regia facendo esplicitamente il nome dell’exsindaco Anselmi dimenticando che loro funzione non è quella di proporre nomi ma di sollevare problemi e possibilmente soluzioni ragionevoli.
In realtà il vero problema era proprio la inutile duplicazione di organismi inserita nell’art. 17 dell’accordo di programma: un comitato esecutivo nazionale ed una cabina di regia regionale.
Addirittura questi due organismi vanno ad aggiungersi al Gruppo di coordinamento e controllo nominato per l’area di crisi industriale complessa di Piombino dal Ministero dello sviluppo e composto dallo stesso Ministero, dalla Regione, dal Ministero del lavoro e dalle altre amnistrazioni interessate con il compito di coadiuvare nella definizione e realizzazione del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale (PRRI) proposto dall’ Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia).
Il Comitato esecutivo, presso il Ministero dello sviluppo, coordinato dal Presidente della Regione Toscana, composto dai soggetti firmatari dell’accordo, ha la funzione di definire ed approvare entro tre mesi dalla sottoscrizione dell’ accordo di programma un cronoprogramma di attuazione per singolo Asse ed Azione, compresa la formazione e riqualificazione dei lavoratori, con l’individuazione dei soggetti attuatori più idonei, la precisazione degli strumenti di intervento e delle eventuali coperture finanziarie integrative (l’accordo è stato firmato il 24 aprile e dunque il termine è abbondantemente scaduto), nonché elaborare proposte alle amministrazioni interessate per la riprogrammazione delle risorse previste e definire un piano di informazione per imprese, associazioni, lavoratori, ed altri soggetti interessati a conoscere i benefici derivanti dall’area di crisi complessa e le possibilità di espansione o di realizzazione di nuovi insediamenti produttivi.
La Regione, la Provincia, il Comune di Piombino e l’Autorità Portuale istituiscono inoltre una cabina di regia territoriale, aperta anche alle Organizzazioni sindacali (perché non anche a quelle imprenditoriali?), ai fini sia di coordinare i rapporti con i Ministeri firmatari dell’accordo sia di garantire un continuo confronto ed aggiornamento sulle attività realizzative nel polo siderurgico di Piombino.
Le sovrapposizioni sono così evidenti che non sono necessari commenti.
La decisione della Giunta regionale se non altro mette un po’ d’ordine a livello regionale chiarendo che il Presidente della Giunta Regionale è coordinatopre del comitato esecutivo e della cabina di regia, individuando l’assessore alle “Attività produttive, credito e lavoro” quale referente della Giunta Regionale e istituendo un nucleo operativo quale organismo tecnico di supporto al comitato esecutivo nonché alla cabina di regia territoriale con il compito di presidiare l’attuazione degli assi e delle azioni di cui all’art. 2 dell’accordo da parte dei rispettivi soggetti attuatori, assicurare il monitoraggio delle attività, assicurare il raccordo con gli enti territoriali e con i ministeri. Del nucleo operativo fanno parte diverse strutture regionali e sono stabilmente invitati a partecipare un rappresentante di ARPAT per le problematiche di carattere ambientale e per le procedure di bonifica da realizzare e un rappresentante di Logistica Toscana per gli aspetti legati alla promozione e lo sviluppo dei servizi di logistica portuale nonché, sulla base dell’ordine del giorno, i rappresentanti dell’Autorità Portuale di Piombino, del Comune di Piombino e della Provincia di Livorno.
Il soggetto meno conosciuto è sicuramente Logistica Toscana (http://www.logisticatoscana.it/Page/Home), società consortile che opera nel settore della logistica i cui soci sono la stessa Regione Toscana e le Camere di Commercio della quale una recente legge regionale ha disciplinato la gestione in house per lo svolgimento di servizi strumentali alle attività istituzionali dei soci volte alla promozione e attuazione delle politiche in materia di infrastrutture, trasporti e logistica. Ma Logistica Toscana non sembra estranea dato che la stessa decisione regionale informa che ha affidato degli sudi al Dipartimento scienze dei metalli dell’Università degli Studi di Pisa ed alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per delineare, da un punto di vista tecnico ed industriale, i possibili scenari di ristrutturazione del polo siderurgico
di Piombino.
La Regione Toscana e la stessa Logistica Toscana non farebbero male a pubblicizzare questi studi.
E tutta codesta pletora di comitati, sottocomitati ed enti vari sotto la guida dell’ineffabile Enrico Rossi, dovrebbe risolvere i problemi dei cassintegrati piombinesi? Ci credono solo i soliti gonzi!
La toscana ha riunito un comitato di saggi ed ora inizia il vero lavoro. Il risultato è garantito, come tutti i problemi già risolti sulla nostra zona. Senz’altro un risultato si raggiungerà alle prossime votazioni regionali con la vittoria di Rossi. Continuate cosi’ tanto il nostro Paese va a gonfie vele. Ma comunque si avrà il 70% di votanti.