Rossi e Ferrari chiedono un incontro a Patuanelli

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FIRENZE  28 gen­naio 2020 — La Regione Toscana e il Comune di Piom­bi­no chiedono un incon­tro urgente al min­istro del­lo svilup­po eco­nom­i­co, Ste­fano Pat­u­anel­li, pre­oc­cu­pati per la richi­es­ta di pro­ro­ga di 4 mesi da parte di JSW Steel Italy per la pre­sen­tazione del­la cosid­det­ta fase 2 del piano indus­tri­ale, quel­la per la pro­duzione di acciaio basa­ta su tec­nolo­gie sosteni­bili.
Il pres­i­dente Enri­co Rossi e il sin­da­co Francesco Fer­rari chiedono al min­istro “di pot­er val­utare la situ­azione e, soprat­tut­to, pre­cis­are le modal­ità ed i tem­pi con cui dare segui­to agli impeg­ni isti­tuzion­ali assun­ti, ad oggi più che mai nec­es­sari per il futuro del­l’u­ni­co pro­dut­tore ital­iano di acciai lunghi”.
Di segui­to il testo com­ple­to del­la let­tera.

TOSCANANotizie

Egre­gio Min­istro,
lo scor­so ven­erdì 24 gen­naio, JSW Steel Italy Piom­bi­no S.p.A. (pro­pri­etaria delle ex-acciaierie Luc­chi­ni di Piom­bi­no) ha invi­a­to una let­tera ai fir­matari pub­bli­ci del­l’Ac­cor­do di Pro­gram­ma per il “prog­et­to inte­gra­to di mes­sa in sicurez­za, ricon­ver­sione indus­tri­ale e svilup­po eco­nom­i­co pro­dut­ti­vo (ai sen­si dell’articolo 252 D.lgs. 152/2006)” nel­la misura in cui l’azien­da era tenu­ta, 18 mesi dopo la fir­ma del 24/07/2018, alla pre­sen­tazione del­la cosid­det­ta fase 2 del piano indus­tri­ale, ovvero gli inves­ti­men­ti per una pro­duzione di acciaio basa­ta su tec­nolo­gie sosteni­bili (es. forni elet­tri­ci a bas­so impat­to ambi­en­tale).
Come ripor­ta­to anche dagli organi di stam­pa, JSW Steel Italy ha invece invi­a­to ven­erdì scor­so una let­tera con richi­es­ta di pro­ro­ga del ter­mine di 4 mesi sub­or­di­na­ta anche al rispet­to degli impeg­ni pub­bli­ci – di cui al sud­det­to accor­do di pro­gram­ma — entro suc­ces­sivi ulte­ri­ori 4 mesi. Tali impeg­ni, come potran­no riferir­le, sono sta­ti ogget­to di un recente incon­tro tra sogget­ti pub­bli­ci sul­l’area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa di Piom­bi­no avvenu­to al suo Min­is­tero lo scor­so 16 gen­naio.
Ovvi­a­mente lei stes­so ha avu­to modo di incon­trare Mr. Saj­jan Jin­dal che, anche in ques­ta let­tera per tramite dei rap­p­re­sen­tan­ti ital­iani del grup­po, con­fer­ma di vol­er pro­cedere alla sec­on­da fase degli inves­ti­men­ti (dopo aver già inizia­to ad inve­stire sui lam­i­na­toi), pur scon­tan­do dei ritar­di anche a causa di un mer­ca­to del­l’ac­ciaio com­pli­ca­to ed a fronte di commesse da parte di RFI infe­ri­ori allo stori­co aggiu­di­ca­to su Piom­bi­no o alla situ­azione di cui ben­e­fi­ciano i con­cor­ren­ti nelle gare dei rispet­tivi pae­si di apparte­nen­za.
Come potrà immag­inare il ter­ri­to­rio ed i sin­da­cati sono molto pre­oc­cu­pati del rin­vio e, per­tan­to, siamo a chieder­le come Pres­i­dente del­la Regione Toscana e Sin­da­co di Piom­bi­no un incon­tro urgente al fine di pot­er val­utare la situ­azione.
D’al­tronde anche Regione Toscana e Comune di Piom­bi­no dal 2014 sono impeg­nati sug­li aspet­ti ambi­en­tali, infra­strut­turali, occu­pazion­ali del­l’area di crisi al fine di preser­varne l’at­trat­tiv­ità per il nuo­vo investi­tore (pro­va ne è, ad esem­pio, la fir­ma di un accor­do di pro­gram­ma di valen­za urban­is­ti­ca nel 2019 con Regione e Comune in rispos­ta ad una richi­es­ta aggiun­ti­va da parte di Mr. Jin­dal, ovvero la pos­si­bil­ità di real­iz­zare un nuo­vo lam­i­na­toio per la tem­pra delle rotaie orig­i­nar­i­a­mente non pre­vis­to).
Cer­ti del­la sua atten­zione per il sec­on­do polo siderur­gi­co ital­iano, per­al­tro com­ple­mentare e non sos­ti­tu­ti­vo del­l’Il­va di Taran­to, res­ti­amo in atte­sa di una con­vo­cazione da parte sua.

Enri­co Rossi e Francesco Fer­rari

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