San Vincenzo, ancora una variante confusa e zoppa
SAN VINCENZO 21 dicembre 2016 — Una variante fatta con i piedi. Questo è la valutazione che ci sentiamo di esprimere di fronte a questo atto portato in consiglio comunale, senza una presentazione pubblica, uscendo totalmente dal programma di mandato elettorale, dovendosi adeguare alle osservazioni presentate dai cittadini e tradendo ancora una volta i principi del Piano strutturale e dei tanti proclami di voler azzerare il consumo di suolo.
Ancora una volta la maggioranza ci chiede di non vedere il pasticcio urbanistico di una Giunta che non sa quello che sta facendo e che, atto dopo atto, improvvisa, assecondando situazioni particolari con varianti anticipatorie a cascata, di dubbio interesse pubblico e presentate talmente incomplete e fatte male che quei pochi cittadini interessati che hanno presentato osservazioni hanno messo in ginocchio i proponenti che dovranno accettarne buona parte.
Il rischio di questa condotta è quella di compromettere gli investimenti degli imprenditori che tanto vogliamo a San Vincenzo.
Infatti, con atti portati di furia, mai motivati da interesse pubblico, ogni volta al filo del ricorso, l’urbanistica di Roventini rispecchia purtroppo quella dell’ex assessore, attuale Sindaco, che ci ha lasciato in eredità cause, ricorsi, indennizzi milionari previsti nei bandi, manufatti abusivi all’interno di strutture pubbliche, abusi di ettari mai scoperti e danni economici alla comunità e agli imprenditori che in buona fede avevano creduto, e credono, alla fasulla lungimiranza dell’urbanistica Bandini-Roventini.
Cosa succederà durante l’approvazione ormai ci è chiaro ed è stato discusso anche nella commissione preposta: questa variante concedeva recinzioni in muratura in pieno ambito agricolo, anche in ambiti non residenziali, totalmente in contrasto con PIT, PTC e PS che rischiava di incentivare tecniche costruttive nel territorio agricolo questo fatto, troppo eclatante per non essere visto infatti, sotto osservazione di un cittadino, la nostra amministrazione è stata obbligata ad accogliere l’osservazione, non si accoglie invece se si chiede di decurtare dalla SUP disponibile nuova edificazione prevista ammettendo chiaramente che non lo si vuole fare e si sceglie di continuare a prevedere nuova edificabilità, alla faccia del consumo di suolo zero. Ma c’è altro, l’assessore nemmeno ha sentito la necessità di ricorrere a verifica preliminare di VAS, cosa che gli viene chiesta da alcuni cittadini, quegli stessi cittadini che in una differente osservazione fanno notare come ci siano dei problemi sugli studi di impatto acustico, roba che dovrebbe fermare chiunque abbia un po’ di buon senso. Oggi discutiamo una variante confusa e zoppa, come zoppo è il passo di questa amministrazione sulla via della trasparenza, variante di cui ne verrà stralciata buona parte e che invece di scegliere di presentarla in una forma accoglibile si preferisce fare finta che va tutto bene e la si discute, sperando che in consiglio non si affaccino troppi curiosi. Poi gli uffici metteranno le cose a posto.
Anche stavolta, a seguito di grandi promesse, della rivalorizzazione della “ex telecom”, della previsione di una discoteca (che non consuma suolo), quella di una nuova struttura ricettiva (che non consuma suolo) e di una nuova residenza (che non consuma suolo), la realtà prende a schiaffi l’amministrazione che deve ritirarsi con la coda tra le gambe per aver presentato un atto fatto così male che nessuna delle “grandi opere” di Roventini, per ora, verrà approvata.
Gruppo Consiliare Assemblea Sanvncenzina