San Vincenzo, in tre contro la continuità di Bandini
SAN VINCENZO 15 aprile 2014 — Sono quattro al momento in cui scriviamo le liste che si presentano nella elezioni amministrative a San Vincenzo. Le guidano l’assessore uscente all’urbanistica Alessandro Massimo Bandini, 47 anni, dipendente dell’Unicoop, alla testa di “San Vincenzo c’è”, una coalizione composta da Pd, IdV, Psi, PdCi, Paolo Riccucci, 32 anni, commerciante, candidato sindaco per “Assemblea popolare”, Luca Cosimi, alla testa di “SìAmo San Vincenzo, 26 anni, laureato in economia e attualmente impegnato in un master allo Ied e Carlo Saviozzi, 57 anni, una laurea in scienze motorie, portacolori del “Movimento cinque stelle”.
Nell’articolo che segue manca l’immagine di un simbolo elettorale. Lo abbiamo richiesto ma non ci è stato ancora inviato. Ci riserviamo di pubblicarlo non appena ne entreremo in possesso. Altrettanto accadrà nel caso in cui si dovessero presentare nuove liste prima delle scadenza del termine di presentazione in Comune.
Le domande
1 — In caso di elezione come intende gestire per il futuro il porto turistico?
2 — La crisi ridimensiona l’economia del turismo. Quali le possibili azioni?
3 — Come intende rapportarsi con gli altri comuni della Val di Cornia?
4 - Qual è la cosa più urgente da fare appena eletto sindaco?
Le risposte:
Carlo Saviozzi
1 - Il porto turistico ormai c’è e lo dobbiamo utilizzare al meglio, sfruttando gli spazi che ci fornisce, quindi, no assoluto alla revisione della concessione con l’attuale gestore; uso del porto per eventi e manifestazioni, quindi creazione di ciò che renda fruibile il porto anche da chi non ha grossi natanti e ai cittadini, revisione delle zone dichiarate poco sicure e eventualmente supervisione dei lavori di rifinitura.
2 - La crisi non sarà certo risollevata velocemente, per questo dobbiamo raccogliere le forze e tentare di coinvolgere i cittadini in progetti che risveglino la consapevolezza che senza un unione sociale, poco si potrà fare per il futuro. Quindi moneta alternativa per attivare un circuito di scambio commerciale e sociale, gruppi di acquisto vacanze per favorire la destagionalizzazione, tra l’altro il nostro progetto prevede anche sgravi fiscali per chi rende adeguata la propria struttura a vacanze per disabili e anziani; creazioni di eventi a tema; Proloco e favorire gli afflussi di turisti con nuove iniziative come ecomuseo in collaborazione con altre amministrazioni.
3 - Il rapporto con gli altri Comuni deve essere preso in seria considerazione e creare un sistema che funzioni e non sprechi risorse. La collaborazione è importante, visto il legame delle Partecipate. Intendiamo proporre qualcosa vicino ad un consorzio che possa gestire le risorse sul territorio, come acqua, rifiuti, terreni e organizzazione delle aree pubbliche verdi, eventi comuni a rotazione nei centri che aderiscono. Un sistema virtuoso della gestione partecipata, abbiamo già un percorso aperto con gli altri MoVimenti locali ed è importante per noi avere un filo diretto anche con Roma, dove il MoVimento porta dentro il Parlamento i nostri problemi locali. Questo è il metodo partecipativo.
4 - Reperire fondi per far ripartire l’economia cittadina sponsorizzata dal Comune e recupero di posti di lavoro, revisione dei documenti su Sales e Asa per recupero penali; riduzione stipendi dei dirigenti in base al contratto collettivo nazionale con eventuale futura eliminazione di alcune posizioni; la tassa di soggiorno rimane a San Vincenzo e sarà investita nel turismo. Eliminazione di alcune società partecipate e recupero di fondi; individuazione di tutte quelle strategie che permetteranno di creare posti di lavoro e per ultimo ma non meno importante, portare all’attenzione il bene collettivo di San Vincenzo, quindi proporre una collaborazione partecipata con il cittadino in tutte le sue funzioni.
Luca Cosimi
1 - Riportare il rapporto con la Sales nel rispetto dei contratti stipulati e delle esigenze pubbliche che si sono manifestate in questi anni, affinché si completi la realizzazione del porto, si sistemino le piazze e il percorso del marinaio, regolarizzare le operazioni di ripascimento e dragaggio. Attueremo un percorso a mosaici per raggiungere il marinaio, già ideato da artisti di San Vincenzo, coinvolgendo i migliori mosaicisti internazionali; diventerà un luogo identitario che aumenterà la notorietà del nostro territorio. Il Porto deve avere una resa economica adeguata per la comunità; è necessario ampliare i legami con le isole, instaurare rapporti internazionali per manifestazioni sul mare, responsabilizzare il Circolo nautico e lo Yacht club affinché portino avanti importanti iniziative che abbiano un forte ritorno di immagine, aumentando la competitività dello stesso.
2 - San Vincenzo deve porsi come obiettivo un piano strategico di sviluppo turistico che abbia come missione la creazione della propria “identità”. Con il supporto di un nuovo ufficio turistico, un manager con precisi obiettivi di performance si occuperà di marketing territoriale e turistico, strategia di promozione e accoglienza, programmare le manifestazioni estive e non rivolte alla clientela da fidelizzare. L’obiettivo è di aumentare del 50% in 5 anni le presenze turistiche con un potenziamento della stagione, un allungamento della stessa e uno sviluppo della contro stagionalità. Attueremo, inoltre, una riduzione della tassa di soggiorno fuori dalla stagione balneare e fin da giugno 2014 metteremo in moto un sistema di nuovi servizi per chi arriva a San Vincenzo, specialmente in treno: navette dal centro alle spiagge e ai parchi naturalistici e archeologici almeno da aprile a settembre (e non solo dal 15 luglio al 15 agosto), sistema di biciclette pubbliche con postazioni diffuse e gli hotel come terminal, una carta “qualità” per usufruire dei vari servizi messi a disposizione, con lo scopo di fidelizzare il turista alla vita economico-sociale di San Vincenzo. Attueremo, infine, una forte sinergia tra cultura e territorio: in primavera organizzeremo il mese dell’arte a San Vincenzo e in questo periodo i turisti troveranno un intero villaggio urbano dedicato ad eventi multi culturali ed enogastronomici.
3 - La Val di Cornia è uno spazio economico-geografico che non ha niente a che vedere con San Vincenzo. Quando sarò sindaco inviterò la redazione di Stile Libero (idee per la Val di Cornia) a una conferenza stampa-rinfresco di chiusura di questa sovracomunalità perdente…non farete più la cronaca on line di San Vincenzo?
Seriamente, in una situazione di competitività globale tra territori San Vincenzo deve creare la propria identità locale di leader turistico della costa e smettere di confondersi con il grigiore delle acciaierie. Fino a ora San Vincenzo è stato il bancomat di Piombino; con il progetto Alta Maremma che “Valdicornia democratica” e, quindi, anche il candidato del Pd locale Bandini tengono nel cassetto, gli introiti della tassa di soggiorno sarebbero direttamente rapinati da un ente piombino-centrico, senza nessun vantaggio per noi. Il loro progetto: incappucciarsi e aspettare ogni san vincenzino davanti casa e prendere 114 euro dalle sue tasche; tutto questo per finanziare un altro carrozzone sovracomunale. Io mi metto la stelletta da sceriffo e difendo gli interessi dei cittadini di San Vincenzo. Per evitare il disastro Alta Maremma, l’unica soluzione è votare chi ama veramente San Vincenzo e non deve rendere conto a nessun organo politico piombinese.
Noi vinceremo le elezioni del 25 maggio e a partire dal giorno dopo, le decisioni politiche torneranno a essere prese a San Vincenzo e i soldi della tassa di soggiorno (800 mila euro) rimarranno tutti a San Vincenzo; il 27 usciamo immediatamente dall’ente parchi e torniamo a gestire il Parco di Rimigliano in autonomia e in economicità.
Noi sposteremo il baricentro a nord e San Vincenzo sarà il punto di riferimento della Costa Etrusca (da Baratti a Bibbona), di cui vanno valorizzati gli asset strategici.
Le sinergie che attueremo con i territori limitrofi saranno atte a massimizzare la nostra offerta turistica e a ampliare le potenzialità del nostro marketing territoriale. Per fare questo andrò personalmente a parlare con i sindaci dei comuni limitrofi, senza necessità di ulteriori dispendiosi sovra organismi politici.
4 — Dare opportunità di lavoro a San Vincenzo e rilanciare il benessere e la diffusione della ricchezza nel nostro territorio. Tutto il nostro programma è indirizzato proprio a dare vita a un Nuovo Corso. “SìAmo San Vincenzo” è l’unica soluzione per un futuro migliore.
Paolo Riccucci
1 - Il Porto è stata una scelta disastrosa per l’economia e la vita sociale sanvincenzina. Tra opere antierosione e canoni demaniali il bilancio economico dell’opera è in passivo. Non è una novità, ciò era largamente previsto e documentato dalla Regione i cui studi – ignorati da Roventini e Biagi – mettevano in guardia l’Amministrazione circa questo tipo di progetto. Obbiettivo di “Assemblea sanvincenzina” è integrare questo colosso che ad oggi è un corpo estraneo e che porta poco o niente al paese, rendendolo protagonista nella vita sociale di San Vincenzo, procedendo all’immediata chiusura del collaudo tecnico-amministrativo, migliorando i collegamenti con il resto del paese e completando la passeggiata fino al “Marinaio”.
2 - Il ridimensionamento c’è ed è tutt’ora in corso. E’ in momenti, difficili come questo, che il turista sta attento sia al miglior prezzo che alla proposta turistica. Non possiamo arroccarci su posizioni di chiusura all’interno dei nostri confini, l’offerta che possiamo dare al turismo è enorme a patto che ci consideriamo parte di un sistema. Solo allora San Vincenzo sarà meta per tutti, non solo per gli amanti del mare, ma anche di trekking e sport, di chi vuole partire per le isole, degli amanti di borghi storici, di chi vuole gustare la nostra enogastronomia e altro ancora. Per fare del buon turismo partiremo con il coinvolgimento degli operatori stessi, sviluppando anche turismo fuori stagione.
3 - Mai come oggi abbiamo bisogno di una Politica che vada oltre i confini comunali, dal 2009 quando fu chiuso il circondario Val di Cornia (con d.l.) non si è più avuta una collaborazione tra Comuni, la gestione dei servizi è caotica e le funzioni associate sembrano frutto del caso più che della pianificazione: l’acqua è gestita con Val di Cecina e provincia di Livorno, il Tpl è gestito con Siena, Grosseto, Arezzo e Val di Cornia per non parlare dei rifiuti. Manca un’alternativa al circondario, una strategia sovracomunale che aiuti a dividere spese, incarichi e servizi, in un territorio sempre più diviso eppure facilmente organizzabile, il tutto lasciando l’identità e l’autonomia ai singoli Comuni.
4 - Estirperemo la politica dei favori e delle situazioni opache portata avanti fino ad oggi insieme alle persone che l’hanno favorita, chi ha contribuito negli anni a questo risultato non è più credibile. Noi renderemo trasparente l’azione amministrativa in tutti i suoi percorsi soprattutto attraverso persone non condizionabili da partiti o da interessi particolari, non favoriremo in nessun modo i soliti pochi a discapito del bene pubblico e saremo esempio per gli altri Comuni, sicuri che avendo come unica meta il bene pubblico otterremo benefici enormi per tutto il paese. Per prima cosa sposteremo risorse sulla forte emergenza sociale, nei termini di legge, recuperando i crediti e razionalizzando le spese.
Alessandro M. Bandini
1 - In seguito alla giusta decisione presa dalle amministrazioni precedenti di creare il porto turistico in pieno centro, a distanza di anni si rivela una scelta ottimale. Per il futuro intendo incrementare il rapporto tra centro cittadino e porto. Per quanto riguarda l’attività portuale oltre a quella della pesca, e della nautica da diporto si è rilevato di estrema importanza il collegamento con le isole dell’arcipelago, questa è una delle ragioni per il quale la nostra cittadina ha risentito meno della crisi in corso, mantenendo più di 1 milione di presenze nella stagione 2013.
2 - La tutela della spiaggia e dell’ambiente in quanto risorse principali del nostro turismo rimangono il principale obbiettivo.
Per quanto riguarda l’incremento delle presenze turistiche c’è necessità di tornare a fare sistema tra tutti gli operatori commerciali, stabilimenti balneari e albergatori in modo da avere un tavolo permanente dove l’Amministrazione comunale supportata da professionisti del settore della promozione concertino idee e proposte per mantenere ed allargare i nostri obiettivi, quali la qualità dell’offerta, la promozione verso nuovi paesi e di conseguenza l’allungamento della stagione turistica.
3 - Premetto che sono contrario a qualsiasi forma di riduzione dell’ autonomia del nostro Comune.
Tuttavia non posso non considerare i rapporti tra i comuni della Val di Cornia sia da un punto di vista storico che politico per cui ci sentiamo inseriti nel nostro territorio di riferimento ma siamo anche aperti a soluzioni di allargamento con comuni omogenei e guardo con interesse ad una collaborazione maggiore con Castagneto Carducci che ha molte similitudini con noi.
4 - La prima cosa da fare è l’approvazione del Piano strutturale e successivamente del Regolamento urbanistico e del Piano spiaggia. Questi strumenti di governo del territorio sono necessari per dare slancio alla nostra economia, incrementare i residenti e risposte concrete per migliorare la qualità della vita dei sanvincenzini. Mantenere alto il livello di qualità dei servizi alle famiglie quali l’asilo nido e tutto il sistema scolastico, concretizzare in tempi brevi in accordo con l’Asl l’ampliamento del distretto socio sanitario e l’apertura di un punto di primo soccorso. Un Comune più efficiente, al servizio del cittadino.
Gentilissima redazione,
Vi prego, ditemi che alcune risposte sono vostri corsivi ironici e geniali!