San Vincenzo non ha bisogno di Bandini
SAN VINCENZO 10 ottobre 2017 — L’amministrazione comunale di san Vincenzo ha più rapporti con il TAR che con i cittadini e questi rapporti, purtroppo, ci raccontano di come poco legali siano i percorsi urbanistici-amministrativi intrapresi da Bandini e Roventini. Questo ci dice l’ultima sospensiva ai lavori per la riqualificazione dell’ex Faro, dove invece di riqualificare, si concede il cambio di destinazione d’uso e 4 piani di appartamenti, in contraddizione totale con Piano strutturale e i regolamenti che tutti i cittadini devono seguire. A poco sono servite le continue segnalazioni fatte al sindaco e alla sua giunta e il messaggio che percepiamo è chiaro: l’infrazione della legge a questa maggioranza non dà fastidio anzi, continua ad avallarla in modo sfacciato salvo poi ripararsi scaricando le colpe sulla parte tecnica. Ma con che coraggio si può pensare che sia solo la parte tecnica a sbagliare quando sui banchi del consiglio comunale abbiamo affrontato l’argomento e l’ assessore Roventini abbassando la testa imbarazzato ha giustificato atti illegittimi leggendo relazioni tecniche su cui scaricava la responsabilità? Come si può ancora credere in una giunta che preferisce passare come totalmente incompetente pur di far approvare certi procedimenti che favoriscono pochi singoli soggetti particolari? Come può essere credibile un sindaco che continua a dormire di fronte alla sfacciata infrazione delle regole? Di fronte a questo scenario vergognoso, fatto di sbadataggini, interpretazioni, incompetenze e incomprensioni una cosa è certa: il fiume di denaro che questo sindaco fa spendere ai cittadini per andare in fondo a questioni perse in partenza, proprio perché non fattibili da un punto di vista normativo, è davvero troppo, soprattutto quando si impone a cittadini e imprenditori di accollarsi spese legali ingiustificabili e eticamente discutibili in un momento di pressione fiscale altissima, in uno scenario di una Val di Cornia in piena crisi e in un paese dove si vive ormai pochi mesi all’anno. L’ultima preoccupante spesa, a testimoniare la semplicità con cui Bandini spende denaro pubblico per cause perse, è la determina n. 822 del del 2/10/2017 che prevede di corrispondere quasi 19.000 euro per spese legali sempre per la questione del Bayahibe, segno evidente che ci si sarebbe dovuti fermare prima ed ammettere i propri errori. Forse il sindaco andrebbe informato quanta fatica ci vuole ad una famiglia per reperire 19.000 euro, forse un sindaco tanto distante dalla realtà dei fatti e troppo vicino agli affari di pochi, andrebbe riportato vicino ai cittadini e ai problemi ordinari contro cui devono lottare ogni giorno.
Di una cosa siamo sicuri: San Vincenzo non ha bisogno di Bandini, un sindaco che sta svendendo le briciole di un paese ormai avidamente cementificato senza dare alcuna prospettiva futura al paese.
Gruppo Consiliare Assemblea Sanvincenzina