Sanità: il consiglio comunale diventa una farsa
PIOMBINO 18 aprile 2015 — Il Presidente del Consiglio Comunale Trotta (del PD) ha trasformato il consiglio comunale sulla sanità, richiesto dal PRC, in una farsa, impedendo la discussione di documenti delle forze politiche.
E’ emerso che questa riforma è figlia della crisi economica e quindi dei tagli alla spesa pubblica, progettati dal governo Renzi, in omaggio all’Europa delle banche e delle multinazionali, senza nemmeno provare a contrastare tale visione economica, come invece fa Tsipras.
Un esempio: le dosi della terapia per l’epatite c, che fortunatamente la Regione ha deciso di passare ai malati, costano una cifra proibitiva, la multinazionale che le produce sta facendo un profitto che, economisti liberali, definiscono inaccettabile, tanto che le risorse stanziate non sono sufficienti a garantire la cura per tutti. In India però, il governo produce tali terapie al costo di 1 EURO! Non sarebbe più morale comprare in India tali farmaci risparmiando e destinando tali risorse per altri servizi sanitari?
Dunque: meno risorse — meno servizi, soprattutto nelle periferie come Piombino, anche se non sappiamo ancora bene come e cosa verrà tagliato, o meglio, ci verrà comunicato dopo le elezioni regionali, in modo che i toscani continuino a votare PD tranquilli.
Villa Marina diventerà poco più che un pronto soccorso e anche dalla sinergia con Cecina ci aspettiamo poco, visto che non sono state definite strategie e contenuti. Ciò che è chiaro invece, è che a Piombino ci saranno meno posti letto, e meno specialistiche, ma ci sarà (forse) il collegamento con il parcheggio dell’ospedale, in modo da facilitarne l’accesso e l’asfaltatura della parte sterrata del parcheggio. Probabilmente perderemo il punto nascite, (il reparto è già stato accuratamente depotenziato, i ginecologi più giovani se ne sono andati a Cecina e Grosseto, dove contribuiscono ad incrementare il numero dei nati), ed anche il parto indolore è un impegno preso già anni fa.
Niente è stato detto su ortopedia, otorino, urologia, giusto per citare alcuni raparti in passato considerati di alto livello.
Marroni ha negato ciò che è scritto chiaramente nella sua legge e cioè che vi sarà un’apertura al privato, coinvolto anche nelle scelte strategiche (addio sanità pubblica, attenta ai bisogni di tutti, da ora in poi ci preoccuperemo del profitto!).
Ma come si può prevedere uno sviluppo industriale e turistico come quello che dovrebbe coinvolgere Piombino, senza pensare che qui occorrono servizi sanitari ed ospedalieri almeno pari a quelli che avevamo prima dei tagli?
In ultimo, una perla: mentre interveniva un consigliere, il Presidente del Consiglio (nonché dipendente ASL) faceva servire il caffè agli ospiti, senza concordare una sospensione con i capigruppo per non disturbare il dibattito. Della serie: non ci interessa cosa hanno da dire le opposizioni, ciò che conta è omaggiare il potere. Questo non è mai successo a Piombino, veramente una brutta giornata!