Sbagliato ripristinare il piano per l’ex officina Bensi
SAN VINCENZO 9 maggio 2015 — La scelta di ripristinare il piano attuativo decaduto riguardante l’ex officina Bensi, è un atto politico sbagliato e dannoso che dimostra la perfetta continuità nelle politiche urbanistiche delle amministrazioni che si sono succedute a San Vincenzo negli ultimi 30 anni. Politiche che hanno progressivamente sperperato un patrimonio di luoghi straordinari al solo scopo di realizzare seconde case.
Il tessuto urbano del paese si è impoverito di luoghi di aggregazione, di incontro, di esercizi commerciali e produttivi, di locali, teatri e cinema lasciando posto ad un numero impressionante di seconde case. Il settore turistico non ha certo goduto di queste scelte. Infatti, mentre il paesaggio perdeva le sue caratteristiche rurali e di borgo sul mare, banalizzando la propria immagine verso sempre più frequenti scorci di anonima periferia, il settore ricettivo subiva una sempre più feroce concorrenza delle seconde case, che non creano lavoro ed ospitano, in media, un quinto delle persone che è capace di accogliere un albergo.
La tortuosa vicenda dell’ex officina Bensi nasce, come altri episodi primo tra tutti quello della Tenuta di Rimigliano, con delle previsioni urbanistiche approvate con il Piano Strutturale del 1997, sotto il sindaco Roventini. Previsioni sovradimensionate, improntate ad una visione che non teneva minimamente conto della limitatezza delle risorse naturali né delle pericolose conseguenze sociali di una crescita urbana così istantanea, per la società sanvincenzina e per la sua economia. Queste previsioni hanno innescato un immediato fenomeno di rivalutazione immobiliare e questo ha decisamente influenzato il futuro di quelle aree.
Se infatti per l’officina Bensi non si fosse prevista la trasformazione in un condominio ma si fosse mantenuta la destinazione d’uso commerciale e produttiva, con un modesto incremento di superficie, il suo prezzo d’acquisto sarebbe stato almeno 3 o 4 volte più basso e l’acquirente avrebbe trovato conveniente realizzare tali previsioni. L’ex Officina, con delle previsioni adeguate, sarebbe potuta diventare uno spazio per i sanvincenzini ospitando un mercato coperto, spazi per mercati occasionali, un ristorante o un locale bar con musica dal vivo, invece, come ci dimostrano ormai numerosi casi, di fronte a privati che avevano acquistato con la certezza di poter quadruplicare le superfici e realizzare alloggi, la politica ha fatto molta fatica a tornare sui suoi passi. Ammesso che ci abbia provato.
Gruppo Consiliare di Assemblea Sanvincenzina