Sbattuti fra multinazionali facciamo attenzione
PIOMBINO 10 marzo 2018 — Il governo di questo paese ha perso un’ occasione per poter iniziare un percorso, fattibile con la volontà politica, per una nazionalizzazione di un pezzo di siderurgia cioè di una fabbrica che produce rotaie.
Invece avremo un’altra multinazionale: speriamo che non si comporti come tutte le altre e che creda a Piombino invece di abbandonare i lavoratori lasciandoli in brache di tela come fanno spesso le multinazionali.
USB Piombino accoglie la firma tra Jindal e Cevital come un atto dovuto a questo territorio. Continuiamo a rivendicare che è tutto da stabilire e che le settimane di due diligence servano a capire cosa vorrà fare Jindal. Non ci dobbiamo scordare che i due hanno firmato un compromesso di vendita: Jindal prenderebbe tutta la forza lavoro ma visto che abbiamo sempre detto che i salti nel buio ci fanno paura adesso aspettiamo di vedere il piano industriale con tutte le sue sfaccettature. Siamo anche curiosi di sapere quanti aiuti pubblici sono stati dati al nuovo padrone Jindal.
Ad oggi c’è solo che passiamo da una multinazionale ad un ‘altra e non c’è niente da festeggiare. USB sostiene che nessuno deve essere lasciato indietro sia i lavoratori diretti che quelli dell’indotto, quindi staremo vigili e pronti a difendere i lavoratori.
Attenzione, dobbiamo stare molti attenti dato che le trattative on sono ancora uniziate e il 30 dicembre finiscono gli ammortizzatori sociali. Già da oggi chiediamo un loro prolungamento, a meno che Jindal sia in grado di fare i miracoli.
Prima del piano industriale riteniamo importante un’altra ipotetica entrata nella Magona d’italia dell’ArcelorMittal delle acciaierie Arvedi, imprenditore italiano di prodotti piani, l’azienda che è stata insieme a Jindal a concorrere per l ‘acquisizione di Taranto. Questo farebbe ben sperare per una colloborazione dei due colossi per un futuro del nostro territorio
Usb Piombino