SEI sceglie “cassonetti intelligenti”: scelta superata
PIOMBINO 13 febbraio 2018 — La scelta di Sei Toscana, gestore dei rifiuti solidi urbani dell’ Ato sud (che comprende Castagneto Carducci e le province di Grosseto, Siena e Arezzo), annunciata dai telegiornali regionali, è anacronistica e penalizzante per i cittadini utenti di questo Ato. È infatti ormai dimostrato da esperienze pluriennali (anche in Toscana) che la raccolta differenziata con i cosiddetti “cassonetti intelligenti“ non permette di ottenere, in termini di raccolta differenziata, quei risultati quantitativi e qualitativi raggiungibili con sistemi di raccolta porta a porta. Un recente report dell’Ecoistituto di Faenza, riferito ai Comuni dell’Emilia Romagna, regione che più di altre ha adottato il sistema dei cassonetti stradali con apertura elettronica, mostra che con questi la percentuale media di raccolta differenziata rimane sotto il 60%, contro il 65% previsto dalla legge, a fronte però di elevati costi di investimento. Al contrario, i sistemi porta a porta con applicazione della tariffa puntuale superano il 75%; con investimenti appropriati e programmati si arriva a superare in pochi mesi anche il 90% di raccolta differenziata, consentendo ai cittadini utenti una consistente riduzione del costo del servizio a fronte del loro impegno nel differenziare i rifiuti a casa, nonché un notevole vantaggio generale per l’ambiente.
Forse ai dirigenti di Sei non piace l’impegno che sarebbe loro richiesto dall’avviare un tale processo di transizione dai cassonetti al porta a porta e per questo spacciano per avveniristico un processo già obsoleto!
Ai sindaci ricordiamo che sono loro i responsabili delle scelte e della tutela dei diritti dei cittadini ed il gestore Sei deve conformarsi agli interessi della collettività, non il contrario.
LEGAMBIENTE COSTA ETRISCA